Cerimonia in onore dell’Aviere Francesco Maiore(Noto,1921-1942) M.O.V.M.
Noto: Cerimonia del giorno 8 Ottobre 2015 in onore
dell’Aviere Francesco Maiore (Noto,1921-1942) M.O.V.M.
di Ottavio Gintoli
Noto, 12 Ottobre 22015 – A pochi giorni dalla cerimonia svoltasi presso la 137° Squadriglia Radar Remota di Mezzogregorio, frazione di testa dell’Acqua, necessita una sintesi sulla brillante iniziativa che il Comune di Noto e l’Aeronautica Militare Italiana hanno concordemente promossa e felicemente realizzata: intitolare quella Base alla figura del giovane aviere Francesco Maiore(Noto,1921-1942)Medaglia d’Oro al Valore Militare, scoprendo un mezzo busto in bronzo, posto all’ingresso principale, ed una targa celebrativa in marmo.
Quella di Francesco Maiore è una figura già conosciuta ed apprezzata in Città, ove il suo eroismo non potrà mai essere dimenticato: tanto è vero che, fra le logge di Palazzo Ducezio a Noto, una grande lapide in marmo lo commemora ricordando le sue gesta. Maiore, infatti, è morto il 28 novembre del 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, dopo aver partecipato da protagonista-fotografo a una missione sui cieli dell’Algeria, in prossimità della rada di Bougie:una missione alla quale non avrebbe dovuto prender parte!
Aviere scelto fotografo, Francesco aveva deciso di servire la Patria e, dopo essersi arruolato nonostante la giovane età, 19 anni, era stato assegnato alla 278a Squadriglia Aerosiluranti, al comando del maggiore Carlo Emanuele Buscaglia. Con gli Alleati già sbarcati in Africa, l’11 novembre venne deciso un attacco nei confronti di una flotta da sbarco nemica, e dall’aeroporto di Castelvetrano si alzò in volo il 132° Gruppo Aerosiluranti. L’aereo di Maiore, lo stesso del maggiore Buscaglia, venne colpito, e l’Aviere netino riportò pesanti ferite. Nonostante la ritirata, il maggiore Buscaglia decise di non abbandonare l’idea di contrattaccare le truppe nemiche ripetendo la mossa l’indomani.
Maiore, esentato dopo le ferite del giorno prima, chiese con fermezza di partecipare all’azione e salì ancora una volta sull’aereo del suo Maggiore. Colpito dai nemici, l’aereo fu costretto all’ammaraggio: Buscaglia e Maiore furono recuperati in mare e poi trasportati in un ospedale da campo, ove sin da subito le condizioni del Nostro apparvero tanto disperate che, da lì a pochi giorni, avrebbe concluso la sua breve, intensa ma eroica avventura terrena.
Quell’esempio di eroico sprezzo del pericolo venne ricompensato con la Medaglia d’Oro al Valore Militare, che per il giovane Francesco ritirò il fratello maggiore prof. Vincenzo Maiore: lo stesso che l’8 Ottobre scorso ha avuto l’onore e, soprattutto, l’emozione di scoprire il busto di bronzo, tra gli applausi dei presenti, a margine della cerimonia di intitolazione al Nostro di quella che fino al giorno prima era semplicemente la 137^ Squadriglia Radar Remota.
La scultura in bronzo che ricorda Francesco Maiore è stata realizzata dal netino prof. Giovanni Galizia, e si compone di un basamento in pietra di Comiso, di una lastra di ferro e del mezzo busto. La scelta dei materiali, come spiega lo stesso Autore, non è stata causale: il banco roccioso rimanda alla Terra natia di Maiore, il ferro al velivolo e il bronzo, cioè una lega di rame e stagno, richiama le Medaglie d’Oro e di Bronzo al Valore Militare conferite al nostro
Lo scultore prof. Giovanni Galizia,sorride davanti alla sua opera.
“Bentornato in servizio, Francesco!”. Con questo “saluto”, bello e commovente, il Comandante dell’Aeronautica Militare della 137° Squadriglia di Testa dell’Acqua, Capitano Alessandro Pardo, ha aperto il suo discorso durante la cerimonia di cui parliamo: una cerimonia toccante, che ha visto la partecipazione di tutte le Autorità militari, religiose e civili della Città, nonché d’una folta rappresentanza di Soci della Sezione UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo) di Noto guidata dal Presidente Ten. prof. Biagio Iacono.
Il Sindaco di Noto, dott. Corrado Bonfanti con ai lati il Col. Corrado Marescalco ed il Ten. prof. Biagio Iacono per l’UNUCI-NOTO, nonché il Gen. B.A. Giuseppe Sgamba che ha presieduto alla Cerimonia.
E’ da sottolineare, inoltre, l’appassionato intervento del Sindaco di Noto, dott. Corrado Bonfanti, nonché la coinvolgente partecipazione di Mons. Antonio Staglianò, Vescovo della Diocesi di Noto che, concelebrando la Santa Messa con altri cinque Sacerdoti, ha ricordato l’eroico gesto e l’esempio di Francesco Maiore, coniugandolo col valore della Fede che deve accompagnare sempre qualunque nostra azione: specialmente sul piano dell’esempio sociale da veri Cristiani-Cattolici e molto al di là di quello intimamente religioso o spirituale in ciascuno di noi.
I Componenti la Famiglia Maiore, presenti alla cerimonia.
A Francesco Maiore l’Associazione Maestri Infioratori ha dedicato un quadro dal titolo “Sulle ali della gloria”, realizzato con la tecnica dei cristalli di sale colorato, che – rievocando l’aereo in volo del Savoia Marchetti SM79 del Nostro – ha fatto bella mostra di sé durante la cerimonia che si è conclusa con un gradito rinfresco per gli Invitati presenti. Superfluo ricordare, infine come la Città di Noto abbia già da molto tempo dedicato una strada ed intitolato un grande Istituto Scolastico in via Roma al suo Figlio ed Eroe Francesco Maiore.
Noto 12,Ottobre 2015 Ottavio Gintoli
Giornalista del quotidiano LA SICILIA di Catania
NOTA BENE: Tutte le foto di questo servizio sono del dir. prof. NUZZO MONELLO, che ringraziamo per la collaborazione.