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Cerimonia per Fr.sco Maiore: gli interventi delle Autorità.

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Cerimonia per Fr.sco Maiore: gli interventi delle Autorità.

INVITO 1

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NOTO: ATTIVITA’ DELLA SEZIONE UNUCI

I Discorsi  del Comandante la 137a Squadriglia, del  Generale G. Sgamba e del Sindaco di Noto

alla Cerimonia  in onore dell’Aviere  Francesco Maiore (Noto,1921-1942) M.O.V.M.

    NOTO, 16 Ottobre 2015 – A pochi giorni dalla cerimonia  svoltasi l’8 Ottobre 2015 presso la 137° Squadriglia Radar Remota di Mezzogregorio, frazione di testa dell’Acqua, il 12 u.s. abbiamo pubblicato una sintetica cronaca dell’amico giornalista Ottavio Gintoli.  Avendo cercato i testi, ottenutili, ora ritengo opportuno integrare quella cronaca con gli interventi del Capitano Alessandro Pardo, del Gen.le B.A. Giuseppe Sgamba e del Sindaco di Noto, dott. Corrado Bonfanti: questo per sottolineare l’attiva presenza dell’UNUCI-NOTO che con ben oltre 25 Soci  ha partecipato a quella storica manifestazione militare, in cui la Bandiera della nostra Sezione si è schierata a fianco di quella del Comune di Noto e delle altre Associazioni  Combattentistiche e d’Arma nel  rendere il dovuto Omaggio alla M.O.V.M. Francesco Maiore.  Ten. prof. Biagio Iacono

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DISCORSO CAP. ALESSANDRO PARDO,Comandante la 137a Squadriglia Radar Remota:

Generale Sgamba, Monsignor Staglianò, Autorità civili, militari e religiose, Nostri graditi Ospiti,

abbiamo da poco assistito, con commozione, all’intitolazione di questa straordinaria realtà, rappresentata dalla 137a Squadriglia Radar Remota, all’Aviere Scelto Fotografo Francesco Maiore, spirato il 28 novembre del ’42 a seguito delle gravi ferite e ustioni riportate per l’abbattimento, il giorno 12 novembre, dell’aerosilurante SM79 su cui volava insieme al suo Comandante, il Magg. Buscaglia. E fu per salvare proprio il suo Comandante, invece che preservare la sua giovane vita, già provata dal ferimento occorso in una medesima missione del giorno prima, che arrivò stremato alla salvezza per mano degli inglesi, i quali non potettero fare altro che constatarne le compromesse condizioni vitali.   Ma quale era il compito affidato a Francesco?

Il Cap. Alessandro Pardo

Il Cap. Alessandro Pardo

Francesco era un fotografo di bordo, i cui scatti in sequenza, una volta sviluppati, permettevano di valutare gli obiettivi conseguiti. Inoltre queste  fotografie potevano essere successivamente esaminate e confrontate con altre informazioni ricevute. Il 50% di una missione degli aerosiluranti dipendeva da questo lavoro. Ed era un lavoro che rendeva Francesco orgoglioso e fiero, il fatto di poter essere così determinante nella riuscita di una missione faceva leva sul suo innato senso del dovere, tanto è vero che quel 12 novembre, seppur convalescente, convinse il suo Comandante, che lo aveva di fatto esonerato a partecipare da quella che si sarebbe rivelata la loro ultima missione insieme.

Lo convinse nella stessa maniera in cui convinse i genitori a dare il loro assenso all’arruolamento volontario quando era ancora minorenne: “Chi per la patria muore non muore mai, chi per la patria muore ha vissuto assai”. Queste le parole di Francesco, nelle quali è rinchiuso il vero senso dell’immortalità, perché dopo 73 anni quasi siamo qui a parlare di questo ragazzo, della sua vita, del suo lavoro, della sua nobile condotta. In questa frase è rinchiusa l’anima di Francesco, che era guidato da quei valori (quali l’amicizia, l’amore per la famiglia e per la patria, il senso del dovere, la lealtà) che ancora oggi rappresentano noi Italiani, quei valori che ancora oggi ci vengono riconosciuti in tutto il mondo all’insegna del nostro vessillo più rappresentativo: la bandiera tricolore Verde, Bianca e Rossa.

La bandiera italiana che ancora una volta, sotto il suo sventolare libero, ha fatto da garante silente a questa cerimonia, che è l’occasione per ricordare una storia a volte poco raccontata, altre volte poco evidenziata dall’opinione pubblica e che è nostro dovere diffondere, far conoscere e insegnare alle giovani generazioni di Noto e di tutti quelli che hanno a cuore la storia della nostra nazione e le gesta dei nostri eroi che l’hanno resa libera.

La Bandiera dell'UNUCI-NOTO sfila in Omaggio davanti ai Familiari di Francesco Maiore.

La Bandiera dell’UNUCI-NOTO sfila in Omaggio davanti ai Familiari di Francesco Maiore.

Francesco oggi rientra in servizio per l’Italia, per l’Arma Azzurra e per Noto e lo farà come guida spirituale nel cammino della 137a Squadriglia Radar Remota, la cui prima missione è quella di concorrere alla difesa dell’Italia, così come ha egli stesso fatto con il massimo sacrificio. Mi venga ora consentito di rivolgere un pensiero proprio a Francesco, che so che non farà mai mancare la sua protezione e il suo appoggio a tutti noi. E in questa splendida giornata e come Comandante oggi della Squadriglia Radar di Mezzo Gregorio mi sento solo di dire: Bentornato a casa!

Viva Francesco Maiore, Viva l’Aeronautica Militare, Viva l’Italia!

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DISCORSO GENERALE B.A. GIUSEPPE SGAMBA:

Buongiorno, e a tutti vada il mio sincero saluto: a sua Eccellenza Mons. Antonio Staglianò, Vescovo della Diocesi di Noto e al nostro carissimo Sindaco di Noto, dott. Corrado Bonfanti, a tutte le altre Autorità civili  militari e religiose, ma non per ultimi agli Uomini e Donne della 137° Squadriglia Radar Remota  e con grandissima gratitudine e affetto  ai famigliari della nostra Medaglia d’Oro al Valore Militare il nostro Aviere scelto Francesco Maiore.

Il Generale B. A. Giuseppe Sgamba.

Il Generale B. A. Giuseppe Sgamba.

Oggi per me è un giorno di felicità ed onore per il ritorno a casa di un Eroe, il nostro Francesco, che ritorna alla grande…in  casa sua,  in questa bellissima terra di Sicilia,  tra i Siciliani, con questa cerimonia di titolazione della 137ª Squadriglia a suo nome.

Dicevo “un ritorno alla grande” perché di un grande Uomo si tratta, di un Eroe solo come pochi, a cui tanti di noi devono molto per l’insegnamento, l’esempio, la concretezza di valori veri come la generosità, lo sprezzo del pericolo e l’altruismo dimostrati con il suo gesto eroico: è facile, talvolta, parlare di queste virtù,  ma moltissimo più difficile concretizzarli con i fatti. Francesco Maiore lo ha fatto!

137ª Squadriglia, siate orgogliosi di questo onore ricevuto ma, soprattutto, sappiate meritare questa enorme eredità di nobili valori”! So bene che sarà difficile custodire questo patrimonio, quasi impossibile riprodurlo ed eguagliarlo, ma sono certo che il Personale della 137ª Squadriglia di questa bellissima Aeronautica, nella vita ha quattro riferimenti cardinali: la Patria, la Passione, l’Etica e Competenza, per cui saprà far tesoro dell’esempio e del gesto eroico di Francesco!

Concludo questo mio breve saluto esortandoVi tutti a ricordare il motto della nostra Aeronautica Militare: “Con Virtu’ verso le Stelle”, motto che Francesco Maiore ha fatto pienamente suo e che ci ha lasciato!

Il Gonfalone del COMUNE e la Bandiera dell'UNUCI di Noto con le altre Associazioni Combattentistiche e d'Arma presenti alla Cerimonia.

Il Gonfalone del COMUNE e la Bandiera dell’UNUCI di Noto con le altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma presenti alla Cerimonia.

 

 

 

Forza, ora tocca a Voi 137ª,  tocca  a tutti Noi dell’Aeronautica Militare, Siciliani e Italiani: ” Chi per la Patria muore non muore mai… chi per la Patria muore ha vissuto assai!”   Viva Francesco, viva la 137ª Squadriglia,  viva l’Aeronautica, viva l’italia!

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DISCORSO DEL SINDACO DI NOTO, DOTT. CORRADO BONFANTI:

 Viviamo in un contesto storico dagli orizzonti non sempre limpidi, che esige da ogni persona ben formata il recupero dei valori fondanti della Patria per la difesa della nostra identità sociale, civile e umana, per illuminare gli orizzonti di un futuro che appare nebuloso e per riscoprire il significato più vivo della nostra Unità nazionale, dinamicamente aperta all’Europa e al mondo.

Il Sindaco di Noto, dott. Corrado Bonfanti.

Il Sindaco di Noto, dott. Corrado Bonfanti.

In questa realtà drammaticamente problematica, la felice iniziativa della nostra Aeronautica Militare di intitolare la 137° Squadriglia Radar Remota di contrada Mezzogregorio in territorio di Noto, a un figlio illustre di questa terra siciliana, all’Aviere Scelto Fotografo Francesco Maiore, Medaglia d’Oro al Valor Militare, si rivela altamente meritoria ed incontra il nostro pieno gradimento riempiendoci di sano orgoglio.

Se, da un lato, l’evento di oggi può essere interpretato come segno di riconoscenza dello Stato a un giovane militare che ha onorato la divisa dell’Arma Azzurra, portata a testa alta fino al massimo sacrificio, dall’altro, costituisce un prestigioso riconoscimento alla Città di Noto, che ha dato i natali a Francesco Maiore.

“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”, recita l’art. 52 della nostra Costituzione. È un dovere che può comportare anche il sacrificio della vita. Purtroppo, ai nostri giorni, esso ha perso buona parte del suo valore sacro nella nostra società che ha smarrito il senso di molti nobili ideali, a causa del dilagare dell’indifferenza, dell’individualismo, della corruzione, della criminalità. Per non dire dell’impatto nefasto di ideologie che, emarginando i valori della nostra cultura umanistica e scientifica, dileggiano l’umano e ci presentano un avvenire dalle tinte fosche, indicato come post-umano.

Il Sindaco di Noto, Mons. Antonio Staglianò, il Gen.le Giuseppe Sgamba ed altri Ufficiali sul palco delle Autorità.

Il Sindaco di Noto, Mons. Antonio Staglianò, il Gen.le Giuseppe Sgamba ed altri Ufficiali sul palco delle Autorità.

Ecco perché il sacro dovere della difesa della Patria, sancito dalla Costituzione, si amplia ai nostri giorni oltre la difesa dei confini nazionali e include i valori di libertà, solidarietà, pace e rispetto della dignità della persona umana e della società civile in ogni circostanza, quel rispetto che illumina gli aspetti fecondi della grande civiltà occidentale, la quale ha dato vita ai principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

In passato, lo Stato chiedeva legittimamente ai soldati di sacrificare se stessi per la salvezza della Patria e la salvaguardia della vita dei concittadini. Questo ideale è sempre apprezzabile e da proporre senza interruzione alle nuove generazioni, in un momento storico in cui ombre oscure minacciano il genere umano e, in particolare, il pacifico sviluppo della nostra comunità sociale, scossa da fenomeni disgregativi interni ed esterni. Ecco perché, oggi, non solo le Forze Armate, ma tutta la società civile devono cooperare in modo compatto per arginare i nuovi nemici esterni e interni, grazie a un rinnovato senso dello Stato, il cui irrinunciabile obiettivo è il bene comune con la garanzie irrinunciabili della sicurezza, del benessere e dell’uguaglianza delle opportunità per tutti i cittadini.  Secondo questa visione dettata dalla mutevole realtà della nostra vita quotidiana, la scelta di intitolare la 137° Squadriglia Radar remota di contrada Mezzogregorio alla figura del nostro giovane concittadino Francesco Maiore non può che incontrare il nostro incondizionato ed entusiastico consenso perché identifica non solo una benemerita struttura militare dedita al controllo e alla protezione del nostro territorio, ma anche perché propone alle nuove generazioni l’ideale della fedeltà verso tutti i grandi valori sociali e umani e, particolarmente, il significato profondo e sempre mirabile dell’abnegazione e del sacrificio, spinti fino alla morte, per la realizzazione di una società giusta.

Lo scoprimento del busto bronzeo in onore di Francesco Maiore.

Lo scoprimento del busto bronzeo in onore di Francesco Maiore.

Esprimiamo dunque con piena convinzione e forza la nostra riconoscenza e la nostra ammirazione al giovane Francesco Maiore, a cui accomuniamo tutti i Caduti, conosciuti e ignoti, che hanno combattuto per la difesa e la salvaguardia della Patria. Esprimiamo infine un vivo e grato ringraziamento all’Aeronautica Militare e alla NATO, che onorano la manifestazione odierna con la presenza benemerita e graditissima di personalità dei massimi livelli, per il prezioso ed indispensabile servizio al nostro territorio, alla nostra comunità e alla nostra Italia, che, grazie alla lungimirante intuizione dei grandi padri fondatori della Repubblica, fu, a suo tempo, felicemente inserita nella grande organizzazione difensiva del Patto Atlantico, che ha rappresentato la nostra migliore garanzia di pace dalla fine del secondo conflitto mondiale fino ad oggi e, speriamo, per molto tempo ancora.

 Corrado Bonfanti  Sindaco di Noto

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 ___traduzione di Angelo Fortuna: 

The story, which accompanies Francesco Maiore, Airman Chosen Photographer, is made with sacrifice, loyalty, friendship and love for his family. The celebration of a young man, who was decorated with a gold medal for Military Valour after being decorated with a bronze medal for Military Valour, must serve so that we never forget the sacrifice of yesterday, as an example for present and future time. So, we will remember the ideals for which Francesco fought and immolated himself. They were the ideals which we had the Italian Risorgimento, in coherence with our history, which we must more and more feel in our heart.

There are men who are carriers of human, social, sound principles and of spiritual values. These are the fundamental nourishments of the life of our Nation. Our united, free and democratic Country is built on the granitic foundations  of the epic achievements of these heroes.

The spirit, which animates us in order to keep the memory and the lesson of the highest sacrifice of Franesco alive, so as the values which animated him, is to preserve those ideals, so that they act as a datum point together with  the defense of the values of democracy, freedom and peace.Our freedom is the clearest example of memory act for those men like Francesco, who, thanks to an extreme action made great our Country. We have an obligation towards “our heroes”, we must not drain with the help of simple and occasional performances. So, we can risk the memory degradation and the intellectual exhaustion of their extreme sacrifice.

Lo scultore netino, prof. Giovanni Galizia, autore del busto bronzeo di Francesco Maiore.

Lo scultore netino, prof. Giovanni Galizia, autore del busto bronzeo di Francesco Maiore.

To day, the courageous gesture and the Medal of yesterday could be considered anachronistic and out of the life dimension of this century. The truth is that a Medalled soldiers remain an immutable time presence, even if  they are shut in marble bodies, but in which they still march. We car hear the echoes of sublime and very superb deeds.

The Nation that forgets its own heroes will itself be forgotten. The citizens who can’t no more identify their own freedom in the history of their Nation, full of  courageous deeds, will never be free. We will never forget that the sacrifice of the young man Francesco was the sublimation of a short life, bat lived in the shadow of the Home love.

Francesco Maiore, son of Salvatore and Concetta, son of Air Force, but first of all son of  Italy, that once more pays him the tribute of  a sincere, touched and grateful memory and that once more raises him as an undisputed keeper of the values which always represent our Country, is now the immortal keeper of the 137th Squadriglia Radar Remota. He is the keeper of men and women who, during many years, followed one another in the aim and in the care obliged by the solemn Oath “for the defense of  our Country and for the safeguard of its free institutions”, for an imperishable  memory of a glorious past and of a bright future.

  Corrado Bonfanti  Sindaco di Noto

N.B: le foto di queste pagine sono del Servizio Fotografico dell’Aeronautica di Sigonella (CT) che ringraziamo.

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