Venezia: Conferenza di Antonio Manno e magnifico volume su S. Maria del Carmelo.
VENEZIA: CONFERENZA SUL TIEPOLO DEL PROF. ANTONIO MANNO, SABATO 13 MAGGIO
E MAGNIFICO VOLUME SULLA CHIESA E IL CONVENTO DI SANTA MARIA DEL CARMELO.
VENEZIA – Il prof. Antonio Manno, saggista, conferenziere e docente di Storia dell’Arte, SABATO 13 MAGGIO 2017 ore 17, terrà una conferenza su « LA REGINA DEL CARMELO CONTEMPLATA DAL TIEPOLO » presso la Scuola Grande dei Carmini, come da invito il cui link è apribile cliccandoci sopra:invito-conf-manno-su-gb-tiepolo – Nell’occasione presentiamo con vero piacere una scheda sul magnifico volume, per la Casa Editrice IL PRATO di Saonara(PD) a cura dello stesso prof. A. Manno e redatto in collaborazione con un qualificatissimo team sulla medesima Chiesa e Convento di Venezia:
LA CHIESA E IL CONVENTO DI SANTA MARIA DEL CARMELO A VENEZIA
Microstorie di famiglie e individui, timor di Dio e carità, arti e culto mariano dal XIII agli
inizi del XIX secolo. A cura di Antonio Manno con i contributi di:
Antonio Manno, Roberto Zago, Alessandra Tessari, Doretta Davanzo Poli,
Anna Alberati, Eva Spinazzè, Maria Schenal e Alessandro Milan.
IL PRATO editrice, Saonara(PD) 2017, Euro 50,00
Sorta alla fine del Duecento, terminata in stile gotico e consacrata nel Trecento, la chiesa, nota con l’appellativo dei Carmini, fu in seguito ammodernata in pieno rinascimento (facciata e cappelle absidali) e parzialmente ristrutturata nel corso del Seicento, tanto da configurarsi come una straordinaria antologia dell’architettura veneziana. Le vicende edilizie, artistiche e devozionali del tempio e dell’attiguo convento si sono intrecciate con la storia e la spiritualità dell’ordine carmelitano – custode del culto mariano -, con le vicende politiche ed economiche dei quartieri circostanti, a loro volta testimoniate dalle opere d’arte commissionate da alti prelati, famiglie nobili e cittadine, o da numerose confraternite religiose e di mestiere.
Il libro esamina le vicende storiche, artistiche e religiose dei Carmini su un arco storico di lungo periodo, dal Due al Settecento, descrivendo e interpretando opere e documenti diversi. Oltre all’evoluzione architettonica della chiesa e del convento, si esaminano le principali opere d’arte, alcune delle quali scomparse o migrate altrove, come la Pietà di Cima da Conegliano. Particolare attenzione è dedicata ai grandi cicli carmelitani (le statue lignee e i teleri della navata maggiore, gli stalli del presbiterio), alle opere pittoriche e scultoree più note e, in particolare, all’altare della Scuola Grande dei Carmini. Si passano al vaglio i documenti d’archivio, tra i quali i testamenti o i superstiti inventari del convento, per far emergere e dare risalto alle mentalità di una comunità attraverso i secoli. Altrettanta attenzione viene dedicata alle epigrafi funerarie, depositarie di memorie, passaggi e date su personaggi illustri e meno noti, e in parte dimenticati. E, tornando ai monaci carmelitani, si presta attenzione ai loro preziosi paramenti liturgici come pure ai reliquiari e alle reliquie dei santi, testimoni di Cristo e della fede nella resurrezione. Senza tralasciare la pratica della musica che, ai Carmini, è stata sempre tenuta nella massima considerazione, come testimoniano le vicende del suo coro, ricostruito nel Seicento, il periodo più intenso e complesso della storia di questa chiesa.
Da una rapida occhiata al Sommario, elenchiamo i SAGGI E I CONTRIBUTI di:
– Antonio Manno, Intrecci di mentalità: spazi, immagini e simboli in onore della Regina degli Angeli. – Roberto Zago, Aspetti devozionali attraverso i documenti d’archivio. – Alessandra Tessari, Tesori d’argento e di carta: reliquie, reliquiari e strumenti liturgici.– Doretta Davanzo Poli, Paramenti rari e originali dei secoli XVII e XVIII. – Anna Alberati, La musica: un frammento, un manoscritto e cinque libri liturgici a stampa del Sette e Ottocento.– Eva Spinazzè, Orientazione e spazio sacro. – Maria Schenal, Alcune notizie sulla storia della spiritualità carmelitana.
Interessantissimi i DOCUMENTI di Roberto Zago su Testimonianze sulla devozione: un’ antologia di documenti e di Alessandro Milan su Il catalogo delle iscrizioni.
Ci complimentiamo col prof. Antonio Manno, con i suoi amici Collaboratori e con la Casa Editrice IL PRATO per un’opera che, nel pur vasto orizzonte in merito, segna un punto non secondario negli studi a favore di quel periodo nella Città e nella Storia dell’Arte di Venezia: cioè di tutti coloro che amano e studiano nel mondo la nostra splendida Serenissima!
Noto, 11 Maggio 2017 – Biagio Iacono