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Noto: presentato il libro su “Santa Chiara” nel ricordo di Mons. Salvatore Guastella.

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Noto: presentato il libro su “Santa Chiara” nel ricordo di Mons. Salvatore Guastella.

NOTO: IL LIBRO DI BIAGIO IACONO SULLA “CHIESA DI SANTA CHIARA”

NEL RICORDO DELLA SCOMPARSA DI MONS. SALVATORE GUASTELLA.

di Vincenzo Rosana 

L’immagine, da sola, riesce a dare il senso di straordinaria e immensa bellezza del luogo. È quella della chiesa di santa Chiara che campeggia nella copertina dell’ultimo libro di Biagio Iacono – autore ed editore (Sicula Editrice-Netum) per la collana “Chiese e Città del val di Noto” -, dedicato all’edificio religioso che sorge lungo il Corso Vittorio Emanuele.

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L’opera di Iacono è stata presentata dal preside Enzo Papa, su iniziativa dell’Unuci, lo scorso 5 dicembre nell’artistico salone dell’ex cantina sperimentale di Largo Pantheon, oggi sede dell’Unitre. Dopo la Cattedrale (2014) e la chiesa di san Francesco all’Immacolata (2015), Iacono ha proposto un altro gioiello barocco della città. Una visita guidata a distanza all’interno di un modello di rara bellezza, un viaggio arricchito da cenni storici e architettonici – molti dei quali singolari e inediti dovuti alla certosina e preziosa opera di Biagio –, sapientemente messi in evidenza da Enzo Papa che ha saputo intrattenere i presenti con alcune delle “sue” rarità su progettisti e protagonisti della nuova Noto.

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Si apre lo scrigno, e le opere d’arte che hanno reso celebre la “bomboniera” di Noto si lasciano ammirare. Il “progetto temerario”, proprio come lo ha definito l’autore-editore, è destinato a durare. Nel tempo. È già in fase avanzata di studio un altro lavoro che Biagio conta di presentare entro la prossima primavera: la chiesa del SS. Crocifisso del Piano Alto.

Ma quello dello scorso 5 dicembre è stato un appuntamento culturale doppio. Insieme al libro di Iacono è stata ricordata la figura di monsignor Salvatore Guastella. Non una data a caso, quella del 5 dicembre: lo stesso giorno, nel 2015, veniva a mancare il prete amato e benvoluto a Noto e a Roma.10

L’uomo, il sacerdote, l’amico, lo studioso che nell’arco della sua lunga esistenza  – è morto a 93 anni – si è speso, e non poco, per far conoscere, con dovizia di particolari e fatti curiosi, i luoghi e la storia dei santi della sua terra, è stato ricordato, alla presenza dei familiari, dal preside Angelo Fortuna, mentre Iacono ha approntato una piccola mostra con alcuni dei tantissimi libri scritti da monsignor Guastella, già celebrato lo scorso 12 luglio, proprio nel salone dell’ex cantina sperimentale. Un ricordo senza fine – che è proseguito nel giorno del secondo anniversario della scomparsa del sacerdote -, destinato a continuare nel tempo, tanto voluminosa è stata la sua produzione. Con la sua testimonianza monsignor Guastella ha saputo raccontare, senza alcuna enfasi, la storia dei numerosi santi del nostro territorio. A cominciare dal Patrono della città, san Corrado.

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Una serata che ha avuto come epilogo una nota piuttosto stonata a proposito del patrimonio librario di proprietà di monsignor Guastella e dallo stesso destinato alla Chiesa di Noto. Come ha ricordato – e non è la prima volta – Biagio Iacono, forse quasi tutta tale ricchezza è ancora oggi ferma – nonostante siano trascorsi due anni – presso la casa “Oasi di san Francesco” di Avola, ultima dimora dell’indimenticabile sacerdote.

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È stata volutamente impiegata l’espressione “nota stonata” e non  “nota polemica” per addolcire il clima di quella che è stata una vera festa nel ricordo del sacerdote. Ma senz’altro l’appello lanciato da Biagio Iacono e anche da Costantino Guastella, fratello di monsignor Salvatore, merita di essere amplificato. Se la Chiesa non ha alcun interesse a custodire e salvaguardare il patrimonio librario di monsignor Guastella, prezioso elemento culturale per gli studiosi della città, e non solo, si proceda a destinarlo ad altro Ente. Potrebbe crearsi il Fondo Guastella da istituire presso la Biblioteca Comunale. Chissà…!

Vincenzo Rosana

NOTA BENE: Le foto della serata sono del prof. Nuzzo Monello, che ha curato anche  la proiezione  d’immagini scelte dai due libri e che si ringrazia per la preziosa collaborazione.

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