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Tra “cozzi e lampazzi” alla scoperta di Contrada Sant’Elia

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Tra “cozzi e lampazzi” alla scoperta di Contrada Sant’Elia

Monte Sant'Elia ~ Avola ~ con vista del vulcano Etna.

Monte Sant’Elia ~ Avola ~ con vista del vulcano Etna.

Monti Iblei: tra “cozzi e lampazzi”

alla scoperta di Contrada Sant’Elia in Sicilia

testata

22/11/2018 dal sito di LA NOSTRA TERRA

 Contrada Sant’Elia, in territorio di Avola, nella parte della estensione centrale  è  posizionata ad una altitudine di 400 m s.l.m, raggiunge la quota più alta a sud/est con 444 m s.l.m  e degrada intorno al suo  periplo  con  un  estensione  di  circa  1.500  Kmq  con  le  contrade;  Costa Lunga, Castagna, Baronazzo e San Corrado, con i  valloni  Spineta,  Fiumarella, Mammanelli e Bochini e con il cozzo Pagliarelli. 

La contrada, tipica dei Monti Iblei, è ricca di vegetazione spontanea adatta al pascolo, con spuntoni rocciosi e poca terra, tanto che un tempo lo appellavano come “cozzi e lampazza” presumibilmente “cozzi rilucenti” per via degli ammorbiditi calcari che emergono  dalla vegetazione e che dopo la pioggia o al sole d’estate riflettono come richiami e confermano all’osservatore la loro selvaggia  presenza. 

Oggi la vivo la montagna e più che il riposo vi ho trovato un ulteriore interesse: la natura, filo conduttore di un’esistenza coriacea e nello stesso tempo flessibile all’evoluzione e all’educazione dell’uomo. Oggi ho raccolto più di 700 specie floreali nella contrada di Sant’Elia in tenere di Avola, luogo che mi ha consentito, per la sua selvaggia bellezza quanto delicata e armoniosa flora, in specie quella poco visibile, di appassionarmi allo scatto d’immagini che potessero fissare il carattere dei luoghi che da Sant’Elia alla montagna di  Avola  Antica  percorrono un unico habitat,  ora interrotto da masserie, più avanti da terre coltivate e più in alto  dai nuovi insediamenti residenziali.

Ophrys-incubacea-bianca

Ophrys incubacea Bianca

Ophrys oxyrrhynchos ofride di Bianca

Ophrys oxyrrhynchos – Ofride di Bianca

 

 

 

Astragalus-sempervirens-lam
Astragalus sempervirens Lam.

Questi luoghi mi hanno affascinato perché vi transitò,  si  soffermò,  vi  studiò, il concittadino Giuseppe Bianca, trovandovi e documentando per la prima volta nel 1842 l’Ophrys biancae così denominata in suo onore dal botanico Todaro di Palermo. Ho ritrovato quell’orchidea  tra  i  “cozzi  e  lampazzi”  di  Sant’Elia,  e  quel  fascino  iniziale si è poi trasformato in passione e soprattutto sfociato in commozione. É mio proposito divulgare ciò che la gradevole brezza marina porta sul cielo di Sant’Elia e che lascia precipitare  sotto forma di rugiada o di brina secondo le stagioni. Un omaggio più che un dono alla bella città di Avola, riconosciuta dai più città marinara, agricola e laboriosa così come indicano le api del suo emblema cittadino. L’omaggio ad Avola consiste, pertanto, nel ripristino dei valori delle antiche tradizioni e  degli  studi  nella  moderna  società  produttiva.  Avola  per  quanto  ancora   dedita   all’agricoltura può  avvalersi  anche  di  ciò  che  più   le   appartiene,   la   bellezza   dei   suoi   monti Iblei, trasfigurandola  in  moderno simbolo produttivo della propria laboriosità.

 Nel  contempo  avviare  nuovi  percorsi  per  il  turismo  naturalistico  ed   escursionistico   su   quelle propaggini oggi di particolare interesse ecologico nonché di attenzioni Unesco. Ciò può contribuire a contrastare il costante,  quanto  lento,  degrado  cui  le  nostre  contrade  sono  sottoposte e nel contempo richiamare turisti oltre che per il mare e la montagna d’estate. Escursionisti potranno recarsi qui in tutte le stagioni, per le varietà di specie che vi germogliano  tutto l’anno. 

Chiesa rupestre Sant'Elia

Chiesa rupestre Sant’Elia

Vecchia trazzera ~ Sant'Elia Strada Provinciale P15 ~ Bochini Avola-Noto

Vecchia trazzera ~ Sant’Elia Strada Provinciale P15 ~ Bochini Avola-Noto

 

 

Affreschi Sala A

Affreschi Sala A

Tra i “cozzi e lampazzi” penetra nel territorio del Monte Sant’Elia di Avola, già riconosciuto quale bene paesistico e archeologico della Sicilia, ricercando ogni aspetto antropologico e archeologico che ancora la contrada conserva. Tra le tombe a cielo aperto e manufatti riscopre la chiesa rupestre Sant’Elia con i suoi residui lacerti di affreschi d’epoca bizantina e gli arcosoli. Riscopre la vecchia trazzera che da Cozzo Pagliarelli conduce in circa 2 Km alla provinciale P 15, possibile arteria di collegamento tra la contrada Sant’Elia e la Città di Avola. 

Affreschi sala a2

Affreschi Sala A2

Sono parte integrante dell’opera le relazioni  scientifiche  dei  docenti  di  scienze  biologiche geologiche e ambientali Pietro Minissalé e Giorgio  Sabella  dell’Università  di Catania, del prof. Alfonso La Rosa del dipartimento scienze  della  terra  e  del  mare  dell’Università di Palermo, della geologa Rosanna Malfa e dei  proff. Biagio Iacono e Corrado Leanti.

 Il volume, tradotto anche in inglese, si compone di 560 pagine a colori, è arricchito di oltre 450 tavole di fiori spontanei, classificati in 67 Famiglie e 322 specie. 

Copertina e foto Autore

Copertina del libro e foto Autore

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– Si può trovare presso le librerie:

Mondadori – Avola

Mascali – Biblos – Gabo’ – Diana – Siracusa

Oppure contattando l’Autore:

al nr. 340.3665722 Euro 70,00 (spedizione inclusa)

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 NOTA BENE: tratto da:

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http://www.lanostraterra.org/2018/11/22/tra-cozzi-e-lampazza-alla-scoperta-di-contrada-santelia/

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