“LATINITAS NUNC ET HIC” presentato alla Sapienza di Roma.
Presentato alla Sapienza di Roma l’antologia
LATINITAS NUNC ET HIC
ATTI DEI CONVEGNI DI ASSISI 2014-2017
Sicula Editrice-Netum, pagg. 336, Noto, 2018.
di Biagio Iacono
Pubblicato dalla nostra Sicula Editrice-Netum dell’Associazione Istituto Netum di Noto(SR) il volume è stato presentato dal curatore, Simone Pizziconi, durante il convegno GRECO E LATINO PER IL TERZO MILLENNIO, che si è svolto a Roma il 21-22 Settembre 2018, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza, sotto la direzione del prof. Emanuele Lelli, nell’ambito delle iniziative del CENTRUM LATINITATIS EUROPAE (CLE), Associazione presieduta dal prof. Rainer Weissengruber di Linz (Austria), che nell’occasione ha celebrato il ventennale dalla fondazione. Al Convegno romano del Settembre scorso hanno partecipato 187 Professori di oltre 70 licei italiani, quasi un centinaio di giovani e cinquanta nuovi tesserati del C.L.E. Senza dire degli oltre 150 nuovi proff., venuti anche da molto lontano (Austria, Germania, Svizzera, ma anche da Siracusa e Bolzano, da Genova e dalla Puglia), che grazie alla rete in formazione allestita dall’Associazione potranno ricevere le informazioni del direttivo centrale. Solo la vera e profonda humanitas, che contraddistingue l’impegno quotidiano di tutti, poteva rendere così importante questo evento.
Ma, dovendo parlare di questa straordinaria antologia, diciamo subito che essa è il frutto della raccolta e configurazione dei temi che i Relatori hanno svolto durante i Convegni del C.L.E.LUCERNA tenutisi ad Assisi tra gli anni 2014 e 2017: con la nutrita serie di contributi, qui viene altresì raccontata la storia del C.L.E. in Umbria, dai suoi primi passi fino ad oggi, e tutte le diverse spinte e i variegati apporti che l’hanno caratterizzata, come quelli del Presidente Weissengruber, dei fondatori proff. Paolo Anelli e Leonardo Speranza, dei presidi del Liceo Classico “Properzio”, prof. Giovanni Pace e prof. Francesca Alunni. Si comprende perciò anche la funzione di brevi ma significative Introduzioni ai diversi Convegni ed anche la presenza di Sezioni dedicate agli avvenimenti salienti del C.L.E.LUCERNA, così come l’inserimento di alcuni progetti scolastici realizzati sotto la sua insegna. Lo stesso curatore Simone Pizziconi, ex alunno del “Properzio”, laureato a Bologna e Siena, ha avuto in questi anni un ruolo anche organizzativo, promuovendo lo sviluppo di una sezione Juvenes del C.L.E.
Sacro Convento e Assisi.
« La partenza del C.L.E. dell’Umbria – scrive il Presidente Weissengruber a pag. 7– è stato uno di quei momenti cruciali che hanno dato delle spinte particolari alla nostra Associazione, che è nata nel lontano 1998 in Friuli e che poi si è espansa un po’ a macchia di leopardo in varie regioni d’Italia. Ovvio che non poteva mancare l’Umbria, terra degli Etruschi e di popolazioni italiche, di grandi personaggi romani, di illustri teste del Medioevo latino, di Santi e Apostoli che hanno co-fondato l’Europa tra eredità pagane e cristiane. Proprio quell’arco tra la civiltà classica antica (con un sostrato antichissimo italico non del tutto chiarito nelle sue varie stratificazioni) e i periodi medievali con tanto di Latinità diretta e indiretta, ha sollecitato la creazione di un Punto CLE di particolare respiro. Un punto teso tra i due poli che – per la verità – caratterizzano il nostro C.L.E.: il Classico in senso stretto (pagano-antico) e il Classico-cristiano (magari un po’ meno classico, agli occhi dei classicisti) del Medioevo, che però vive con una vitalità intramontabile e dà, ancora oggi, la sua impronta alla regione dei colli verdi tra il Trasimeno e la Valnerina. »
Rimandando all’Indice del volume – che qui abbiamo voluto integralmente riportare in calce – una breve cronaca dei primi momenti convegnistici ci ricorda come essi siano stati realizzati nel 2014, ad Assisi, in tre diverse sedi: il Sacro Convento Francescano, il Convitto Nazionale “Principe di Napoli e il Liceo Classico “Properzio”, che si rivelerà come Punto operativo di riferimento del C.L.E. dell’Umbria. Le due esperienze iniziali, pur valide per lo spessore culturale e per le applicazioni didattiche prospettate, hanno mostrato un difetto comune: la scarsa presenza di pubblico. Il problema di coinvolgere docenti e studenti, sia in uscite la mattina sia in un prolungamento pomeridiano extracurricolare, fu discusso con l’allora preside prof. Giovanni Pace, grazie al quale è nata l’idea di portare il messaggio dentro la scuola per cui il primo dei quattro convegni nacque proprio al “Properzio” di Assisi con un’intera mattinata, di fronte alle cinque classi dell’indirizzo Classico, dedicata a quello che, allora, era il tema dibattuto ai livelli alti della cultura italiana: quale importanza avesse ancora il Liceo Classico e in particolare lo studio del Latino. L’iniziativa fu poi ripresa negli anni successivi dalla preside prof. Francesca Alunni. Nel 2015 il convegno, dal titolo provocatorio: Il Sole tramonta a Oriente, coinvolse collaboratori come Ivo Picchiarelli, Paolo Capitanucci e altri Studiosi, che hanno allargato le tematiche oltre i soliti confini scolastici, per far capire che il Latino e la sua cultura sono patrimonio non solo dei Paesi latini occidentali ma dell’Europa e del mondo. Guardando anche all’Est, si sono attivati i contatti con la Romania, isola della latinità orientale.
Nel convegno del 2016, Latinitas, Humanitas e i confini dell’Europa, fu data un’attenzione particolare alle zone terremotate attivando un primo contatto con Norcia, portando alla definizione del progetto “Una giornata benedettina” di cui ha parlato nel Didacticum di Roma Tiziano Sensi, e su cui il Presidente a detto: «Teniamo presente che Norcia è una piccola capitale dello spirito europeo con il suo San Benedetto, patrono d’Europa, che ora deve ritrovare la sua patria in una Norcia che sarà ricostruita non solo con pietre e mattoni, ma con la consapevolezza che ha un significato particolare per coloro che credono in una Europa dei valori che si esprimono nel Cristianesimo, e che in buona parte sono già pezzi di una eredità molto più antica ». Con “Quintiliano educatore nunc et hic” – argomento dell’ultimo convegno del 2017, si volle centrare l’attenzione su alcuni aspetti della riflessione pedagogica e didattica che ancora ci viene dal mondo classico latino.
Tra gli interventi, al di là di quelli specificatamente didattico-pedagogici qui in calce – segnaliamo quello di Lorenzo Strizzi, docente di Educazione motoria del Liceo Classico “Properzio”, con l’approccio multidisciplinare, che è nei valori fondativi del C.L.E., sull’importanza di riscoprire una concezione insita nel mondo antico: quella per cui un corretto programma pedagogico deve fondarsi su una educazione integrale della persona come recita l’antico motto: mens sana in corpore sano. Infine, una personalissima riconoscenza va data al prof. Paolo Anelli che, in in piena calura estiva di questo 2018, si è quotidianamente confrontato col sottoscritto Editore nell’impaginazione d’una così bella e complessa opera della quale, pur non essendo soddisfatti al 100%, ci ha visto fraternamente affrontare un sì dantesco “folle volo” per cui “…non fia d’onor poco argomento!”
Biagio Iacono
NOTA A MARGINE: Ecco l’Indice del libro:
Nota del Curatore. Rainer Weissengruber: Il cuore verde d’Italia fa da cornice al Centrum Latinitatis Europae del Centro Italia. Paolo Anelli – Leonardo Speranza: Dove l’antico può farsi respiro del presente.Giovanni Pace: La cultura classica: uno stimolo alla comunicazione, alla comprensione e alla fraternità. Introduzione al Convegno FRANCESCO E IGNAZIO – SANTI DELL’APOSTOLATO (3 maggio 2014). Paolo Anelli: Francesco e Ignazio – Santi dell’apostolato. Paolo Capitanucci: L’umanesimo e la cultura scientifica dei francescani.Leonardo Speranza: Alcune proposte tematiche.
Introduzione al Convegno LATINITAS NUNC ET HIC (22-23 novembre 2014)
Paolo Anelli: Le Domus romane di Assisi. Paolo Anelli: La latinitas nella biblioteca del Liceo Classico “Properzio”. Giovanni Ghiselli: Nerone, Seneca, San Paolo e le tasse. Il silenzio imposto alle donne. Giovanni Ghiselli: Il linguaggio dell’interiorità. Sofocle, Seneca, Marco Aurelio, Agostino. Giovanni Ghiselli: Contro la lapidazione delle adultere. Il perdono dell’adultera nel Vangelo e il topos del τῷ πάθει μάθος in due commedie di Menandro. Leonardo Speranza: La “sintassi mistica” in San Francesco e Sant’Ignazio: un confronto. Stefano Angelini: Latine perpetuo magister loquatur. Elisabetta Sorbini: Ai limiti del canone.Chiara della Vedova: La volpe e l’uva: un modulo interlinguistico. Tiziano Sensi: Della “necessità” del latino: L’attualismo gentiliano e la riforma della scuola in Italia. Luca Villanova: Il latino nel lessico medico-scientifico, Antonella Fattorusso: Il latino raccontato da un’ex liceale attraverso l’interpretazione di segni e sintomi di malattia. Simone Pizziconi: Forma ed evento nel mondo latino. Francesco Busti: Se amare è una colpa. Eleonora Sideri: Le possibilità che offrono gli studi classici oggi. Paolo Anelli (a cura di): Commentarium et Syllabus. Paolo Anelli (a cura di): Relazione riunione conviviale CLE LUCERNA Umbria.
Introduzione al Convegno
IL SOLE TRAMONTA A ORIENTE – LATINITAS NUNC ET HIC (28 novembre 2015)
Tommaso Baronti: Flebilis auditur cantus. Sonia Bucci: Siria: la perdita di un territorio. Paolo Capitanucci: Biblioteca come strumento culturale.Paolo Anelli: Romania isola latina. Carmela Lista: Scambi socio-culturali italo-romeni. Annalisa Persichetti: Presentazione del Progetto Europae tempora et mores. Ivo Picchiarelli: Neolatini o neoitalici?. Leonardo Speranza, Bianca Vitale: Imagines, umbrae, simulacra a Byzanthio ad Transsylvanas. Giovanni Ghiselli: I Remedia amoris di Ovidio. Elisabetta Sorbini: La forza di un simbolo. Federico Piccioni: Comunicazione e mondo giuridico: Il respiro ampio del Latino. Filippo Biondi: La più latina tra le lingue neolatine?.Simone Pizziconi: Pallentis radere mores. Satira e censura. Tiziano Sensi: “Aeva” e “illud tempus” in Mircea Eliade. Andrea Chiappiniello: Latin in physical sciences.Mirela Felicia Farcas: Esilio: sofferenza e ricerca della condivisione.
Introduzione al Convegno
LATINITAS, HUMANITAS E I CONFINI DELL’EUROPA (26 novembre 2016)
Francesco Busti: In cerca di Europa: etimologia di un continente. Simone Pizziconi: Le tre Rome. Il viaggio dei valori greco-romani attraverso l’Europa cristiana. Tiziano Sensi: Lineamenti sul carattere morale del concetto di Europa. Annalisa Persichetti: Genus aureum – aureum saeculum. La Germania di Tacito tra etnografia e mito. Giovanni Ghiselli: Shakespeare e la letteratura antica. Paolo Capitanucci: Monachesimo e sviluppo della scienza. Ivo Picchiarelli: San Benedetto e il miracolo della roncola.
Introduzione al Convegno QUINTILIANO EDUCATORE NUNC ET HIC (25 novembre 2017)
Giovanni Ghiselli: Quintiliano: l’educazione primaria e la visione d’insieme della cultura greca e di quella latina, entrambe necessarie all’ottimo oratore. Simone Pizziconi: Montaigne e Aresi tra Quintiliano e l’Indice. Paolo Anelli: Una didassi individuale: Opus est studio, non indignatione! Tiziano Sensi: Quintiliano e G. Gentile: per un duplice dittico. Lorenzo Strizzi: Rapporti fra la psiche e l’attività fisica.