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Noto: sfogliando “La Cattedrale dalle Origini ad Oggi, 2021”

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Noto: sfogliando “La Cattedrale dalle Origini ad Oggi, 2021”

Prima puntata:

Ricordiamo sfogliando

“Noto. La Cattedrale

dalle Origini ad Oggi”

– 5a edizione 2021 –

di  Biagio Iacono

 

L’interno della Cattedrale di Noto come era affrescata

e decorata prima del crollo  del 13 Marzo 1996.  (foto M. Castobello)

La  facciata internapag. 52

    La facciata interna, detta anche retrofacciata, è dominata da un magnifico portale d’ingresso, sormontato da un timpano ad arco spezzato con lo stemma della Famiglia Confalonieri su lesene con capitelli corinzi, sulla cui trabeazione si legge la seguente iscrizione, aggiornata rispetto alla originale: lo si evince dal confronto con quella trascritta e tradotta dal Can. Corrado Tafaro riportata più avanti a proposito del Parroco T. Landolina:

PIO XII  SUMMO  PONTEFICE –  D. ANGELO  CALABRETTA  NETENSIUM  EPISCOPO / PRAECLARUM HOC TEMPLUM  CIVIUM LARGITATE AEDIFICATUM / DIVOQUE NICOLAO HUIS INGENIOSAE URBIS TUNC PATRONO XV KAL. MART. MDCCCXVIII DICATUM / A GREGORIO XVI P. M. AD CATHEDRALIS DECUS ID. MARTII A. D. MDCCCXLIV ELATUM / EX CONCORDI CIVIUM VOTO PR. KAL. MART. MCMXLIII / IN PERPETUUM GRATI ANIMI TESTIMONIUM OB CIVITATEM A BELLICIS  VASTATIONIBUS SERVATAM / SEXTO RECURRENTE CENTENARIO A DIVI CONRADI BEATO TRANSITU / PUBLICIS AERARIIS SUMPTUS SUPPEDITANTIBUS / MAGNIFICIS REFECTIONIBUS ET ORNAMENTIS ELEGANTI ARTE CONFECTIS DITATUM FUIT.  D. NUNTIUS ZAPPULLA THES. ET PAROCHUS / POSTERITATI.

Nell’iscrizione latina sopra il Portale, si ricorda ai Posteri la “Storia” della Cattedrale:-  Sommo Pontefice Pio XII e Vescovo di Noto Mons. Angelo Calabretta; il tempio era stato edificato con largo concorso dei Cittadini  e dedicato a San Nicola allora Patrono dell’Ingegnosa Città; la nascita del Vescovado nel 1844; il solenne giuramento dei Netini nel 1943; il sesto Centenario della morte di S. Corrado e come fu decorata con pubblico denaro essendo Parroco e Tesoriere Mons. Nunzio Zappulla.

Nota 1 Online: NEI COLORI QUI EVIDENZIAMO CHE  PER LA LORO CATTEDRALE I NOTINESI HANNO SEMPRE CONTRIBUITO A PROPRIE SPESE NON SOLO PER COSTRUIRLA MA ANCHE PER DECORARLA COI PITTORI NICOLA ARDUINO E ARMANDO BALDINELLI!

   All’interno della facciata due lapidi ricordano gli eventi della ricostruzione ed altro, mentre nella grande finestra in alto c’è una vetrata a colori che raffigura la “Gloria di S. Corrado“, opera del pittore Armando Baldinelli realizzata dalla famosa Ditta Vitrars di Bologna, con la scritta propiziatrice al Patrono San Corrado per proteggere la Città,  come qui sotto.

La Navata Centrale ieri ed oggi. pag. 54

L’interno della nostra Cattedrale, anche dopo il crollo, rivela nel suo molteplice sovrapporsi di moduli architettonico-decorativi gli evidenti gusti dei tanti interventi subìti dal Settecento ad oggi: qui c’era una  pagina notigiana d’arte e storia che meriterebbe molto più di questi rapidi cenni. La volta della Navata centrale, della quale ricordiamo due foto di molto anteriori al 13 marzo 1996, è andata tutta distrutta dal crollo ed era stata interamente affrescata nel 1956 da Nicola Arduino con una grande “Gloria di San Corrado” al centro, con i dodici Apostoli ai lati, preceduta e seguita da due ovali sullo stesso Santo Eremita in preghiera, prima, e dall’altro che Protegge la Cattedrale ed il Centro Storico di Noto, dopo, a chiusura della Navata prima della Cupola.

San Corrado protegge la Cattedrale ed il Centro Storico di Noto: l’ovale di Nicola Arduino, prima del crollo, posto dopo la Gloria di S. Corrado nella volta della distrutta Navata centrale. Si noti l’umido che rivestiva da tempo anche questa bella opera. (foto C. Allegra)

   Dal 13 Marzo 2014 – a tanti anni dal fatidico evento – al posto di quella del Santo Protettore, in alto, campeggia l’opera del M° Lino Frongia dedicata alla “Gloria di Maria Vergine, Assunta in cielo”: una grandiosa tela ad olio in più sezioni di ben 110 mq, che è stata inserita magistralmente nell’arco della volta con le antiche tecniche del Settecento. Questo immenso quadro del “…più grande  pittore antico vivente” – così era stato detto dell’Autore fu tanto ben ricollocato in alto che la tela sembra un affresco vero e proprio.

La Gloria di San Corrado di Nicola Arduino, affiancata da Santi e Profeti, così com’era prima del crollo del 13 Marzo 1996 quando è stata interamente distrutta.

Lino Frongia:  Gloria di Maria Vergine Assunta in Cielo, la grandiosa tela sulla volta della Navata centrale: si noti l’inopportuna “derivazione” da quella distrutta dell’Arduino e…
l’ardita sostituzione dei Santi Apostoli con… Fanciulle a simbolo delle 4 Virtù cardinali!

   Tuttavia, questa Assunta gloriosa in cielo, per quanto sia ritenuta perfetta da alcuni nella dolcezza del colore, è amaramente …riconducibile per imitazione e non per ispirazione alla precedente Gloria di San Corrado dell’Arduino distrutta dal crollo. Per questo, una materiale od ideale ma semplice sovrapposizione fra le due opere evidenzia – absit iniuria verbis – un fatto mai talmente sgradito come non solo il “copia/incolla” della Madonna al posto di San Corrado ma l’insieme dello stesso contesto!

Lino Frongia: Madonna “Assunta” in Cielo, particolare della grande tela nella navata centrale.

   A suo tempo, dopo l’inaugurazione, mi sono astenuto da tal negativo giudizio di merito, non estetico, che però mi necessita ora ribadire da semplice osservatore-cittadino di Noto perché, nella evidente somiglianza delle due opere fra il prima ed il dopo crollo, l’Assunta di Lino Frongia dimostra capacità d’un grande Pittore, censurabile per l’acritica passiva sostituzione Madonna/S. Corrado: per la quale nefasta operazione un vero Artista Notigiano, dalle origini ad oggi, mai si sarebbe prestato!

Lino Frongia: – Madonna “Assunta in Cielo ”, la grande tela vista più da vicino.

   Che dire, poi, ai lati della volta, del confronto con l’originale Bozzetto dell’Arduino con le quattro inusitate Fanciulle, al posto dei dodici Apostoli,  un po’ ardite nelle loro nude sembianze, e che simboleggerebbero le quattro Virtù CardinaliPrudenza e Temperanza a sinistra, Giustizia e   Fortezza a destra? Come si permise tale “violenta metafora”?

Nicola Arduino: Bozzetto del 1955 per la volta della Navata centrale nella Cattedrale di Noto.

 Da laico mai tal interrogativo sembra più eloquente in quel contesto! Altrettanto nulla diremo sul nuovo pavimento, testardamente voluto di pietra come nel Settecento, ma nelle dimensioni del non più ripristinato marmo dell’Ottocento!

Biagio Iacono

FINE della Prima puntata

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