Una “Carcarazzata nuticiana” sulla Cattedrale di Noto!
Una “Carcarazzata nuticiana” sulla Cattedrale di Noto!
di Armando Ragonese
L’amico Armando Ragonese, a proposito del mio libro sulla Cattedrale di Noto e del relativo filmato in “Minuzzaglie Notigiane” ci manda alcune sue riflessioni proponendo fra l’altro, come faceva suo fratello Bruno Ragonese, di rivolgermi alla Magistratura e di lanciare una Petizione popolare sull’eventuale (possibile od impossibile?) ripristino delle opere del Baldinelli e dell’Arduino rimosse ma superstiti al crollo del 13 Marzo 1996.
Non prendo assolutamente in conto un mio ricorso alla Magistratura, alla quale – in così assordante silenzio da parte di “Color che sanno …fra le cosiddette Autorità competenti” – spetterebbe un’eventuale autonoma iniziativa, se ce ne fossero i presupposti che a Noi tutti non interessano!
Biagio Iacono
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Caro Biagio,
ho visto più di una volta il video “Minuzzaglie Notigiane 2^ Puntata” di NBTV e capisco la tua amarezza e il significato delle tue parole quando dici: “La Cattedrale è dov’era non com’era!”. Che tristezza! Se fosse ancora al mondo, Bruno Ragonese avrebbe scritto probabilmente: [Gli affreschi della Cattedrale di Noto come gli elefanti del Fusco?] e avrebbe denunciato la scomparsa delle pitture murali di Armando Baldinelli e Nicola Arduino nella Cattedrale di Noto alle Autorità competenti, alla Procura della Repubblica, così come tante volte fece quando era responsabile dell’Ente Fauna Siciliana.
Le pitture murali della Cattedrale sono molto verosimilmente andate perdute per mancanza di una cultura del restauro della manutenzione, ad iniziare dalla Commissione che ha gestito il cantiere della ricostruzione… che doveva mostrarsi più attenta alla salvaguardia di quello che non era andato completamente distrutto in quel nefasto crollo: così come fu per il crollo di una parte della decorazione pittorica della Basilica di San Francesco in Assisi a seguito del sisma del 26 settembre 1997 i cui frammenti pittorici crollati furono pazientemente recuperati dall’opera meritoria di squadre di restauratori volontari. {vedi: Basile dell’ICR di Roma}.
Sulla ricostruzione della Cattedrale di Noto il progettista Roberto De Benedictis ha tenuto corsi in seminari organizzati dal corso di laurea in “Ingegneria edile-architettura” ripercorrendo le varie fasi dei lavori di restauro e relazionando su Il recupero dei materiali (?) e i procedimenti costruttivi “tradizionali. Mi sarebbe piaciuto sentirlo per chiedergli cosa intendesse per “recupero dei materiali”: forse intendeva riferirsi al recupero della Vara di San Corrado traslata nella vicina chiesa di San Carlo al Corso?
La approssimazione è stata, forse, la debolezza di noi Nuticiani!
Al XX Convegno Scienza e Beni Culturali tenutosi a Bressanone sul tema Architettura e materiali del Novecento. Conservazione, Restauro, Manutenzione (Bressanone 13-16 luglio 2004) chiesi a una altolocata esponente del Politecnico, che appunto relazionava sulla Cattedrale di Noto, sulle cause del crollo della suddetta chiesa e mi fu risposto che … “crollò per ingenuità costruttiva”. (vedi: Ercole Noto, Il crollo della Cattedrale di Noto, 03-05-2007, in patrimoniosos.it)
Caro Biagio, apri un contenzioso e lancia una Petizione fra tutti i “Nuticiani” a dimostrazione della tesi che implicitamente si vuole dimostrare: Quod erat demonstrandum (espressione latina abbreviata in Q.E.D. Come volevasi dimostrare nella versione italiana) per sostenere la veridicità di un determinato fatto! Un abbraccio da
Armando Ragonese