Noto: la mostra “Miti, Eroine e Ribelli” prosegue sino all’8 gennaio 2023.
Noto: la mostra
“Miti, Eroine e Ribelli”
prosegue sino al
prossimo 8 gennaio 2023.
di Vincenzo Rosana
NOTO, 26 ottobre 2022 – Dal 23 aprile scorso Noto racconta, attraverso capolavori dell’arte, storie di donne. E lo fa con la mostra “Miti, Eroine e Ribelli allestita nel settecentesco ex collegio dei Padri Gesuiti, lungo il Corso Vittorio Emanuele, oggi ribattezzato Convitto delle Arti, Noto Museum.
La mostra, che secondo il calendario avrebbe dovuto chiudere i battenti il 23 ottobre 2022, visto il successo di pubblico, rilancia l’offerta culturale e la ripropone sino all’8 gennaio 2023.
La protagonista della mostra diventa l’iconica Artemisia Gentileschi che sostituirà adeguatamente la “Maddalena Addolorata” del Caravaggio, che dopo sei mesi ha concluso la sua permanenza a Noto, così come un’altra opera di Orazio Gentileschi Giuditta e Oloferne.
Il fantastico viaggio in rosa è destinato a continuare. Un percorso compiuto da donne che hanno rifiutato il ruolo passivo al quale venivano, a volte anche con la forza, relegate, e che sono state anche pronte a rinnegare il dominio maschile e a opporsi alle discriminazioni.
Il visitatore potrà ammirare le opere di Guercino, Gian Lorenzo Bernini, Tamara de Lempicka, Artemisia Gentileschi, Giovanni Boldini, Alessandro Turchi, Francesco Trevisani, Pietro Ricchi, Felice Ficherelli, Frederik van Valckenborch, Giovanni Antonio Galli, Felice Carena, Antonin Prochazka, Marco Lodola (con i suoi particolari studi su Evita) e tanti altri artisti. Una ritrattistica tutta al femminile composta da personaggi virtuosi delle varie epoche, dove è facile avvertire la loro vita e il loro sentire: donne non più schiave di brutali stereotipi.
Dallo scorso mese, in coincidenza con la riapertura delle scuole, la presenza di studenti è notevolmente aumentata. E ora è possibile visitare “Miti, Eroine e Ribelli”, mostra prodotta e organizzata da Gianni Filippini e Florinda Vicari per Mediatica e curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Tamara Cini, fino all’8 gennaio del prossimo anno.
Vincenzo Rosana
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