Noto: ancora sull’irrisolto problema idrico!
Assemblea Territoriale Zona Sud
LETTERA APERTA AL SINDACO FIGURA
A proposito del problema idrico
di Vittorio Padua
Sappiamo fin da ora che il Sindaco non risponderà alla richiesta di chiarimenti da parte di CittadinanzAttiva per cui ci sembra più che opportuno manifestare le nostre perplessità ed interrogativi con una “ Lettera Aperta” affinchè i Cittadini siano informati sullo “ stato dei fatti” o sullo “ stato dei non fatti”.
Ci sorprende non poco il silenzio assordante piombato improvvisamente sulla situazione idrica in città e la relativa gestione di un servizio pubblico essenziale, che soddisfa bisogni vitali e fondamentali per i cittadini.
Risale al 16 giugno 2022 la ordinanza n. 209-5, a firma del primo cittadino, che vietava l’utilizzo di acqua per usi umani, potabili ed alimentari.
Atto dovuto in considerazione della relazione del direttore dell’Aspecon il quale constatava la presenza di acqua torbida per infiltrazioni di materiale terroso a seguito della rottura alla condotta in uscita dal serbatoio di S. Giovanni Lardia provocata da una ditta operante per l’Enel.
Ad oggi non si ha notizia di una revoca di tale ordinanza né del ripristino della normale utilizzabilità di un bene prezioso e primario come l’acqua.
Sono passati quasi sei mesi e tutto tace.
Nessuna comunicazione che renda edotti gli ignari cittadini della sorte che li attende.
Nessuna comunicazione sugli interventi che sono stati fatti e su quelli che sono programmati per ripristinare la normale erogazione di acqua potabile. Nessun provvedimento da parte di questa amministrazione cittadina che preveda ristori o aiuti per tutte quelle famiglie che sono costrette a pagare di tasca propria le autobotti per l’approvvigionamento di acqua.
Nessun provvedimento che dichiari lo stato di emergenza dato il procrastinarsi di una necessità ed ingente problema che si preannunciava temporaneo ma che tale palesemente non è.
Il diritto all’acqua è stato riconosciuto come diritto fondamentale dall’assemblea generale dell’ONU nel 2010, discendendo dall’art 3 della dichiarazione universale dei diritti umani del 1948: diritto alla vita. Un diritto che ad oggi a Noto è mortificato, ridotto, ottenuto a pagamento. Il tutto nel totale immobilismo delle autorità politiche locali che non hanno attivato le procedure previste per legge onde minimizzare e contenere i sacrifici anche economici ricadenti sui cittadini.
Siamo consapevoli che il problema non è stato causato dalla Amministrazione, ma la mancata attenzione e adozione di provvedimenti indispensabili e improrogabili per arginare uno stato di emergenza, ricade esclusivamente sulla ignavia di chi ha il dovere di adottarli.
Ma il problema sembra non interessare più nessuno, dal primo cittadino con la sua giunta, ai consiglieri con il loro Presidente, pronti ad autocelebrarsi per un risultato ovvio come la riapertura del reparto di geriatria, ma silenti di fronte ad un problema vitale come la fornitura di acqua.
Noi di CittadinanzaAttiva, sempre attenti ai bisogni primari della collettività e strenui difensori dei diritti civici riconosciuti per legge, chiediamo al sig. Sindaco 1)quali provvedimenti tecnici sono stati adottati fino ad ora per il ripristino della erogazione di acqua potabile e la tempistica per il ritorno alla normalità;
2) quali provvedimenti di natura economica sono stati adottati o si intende adottare per ristorare i cittadini che sono stati costretti ad esborsi esosi per soddisfare le minime esigenze familiari;
3) quali provvedimenti giudiziari di risarcimento danno sono stati avviati contro la ditta che ha procurato il danno alla condotta idrica.
In attesa di sollecite risposte, confidando nella collaborazione, segno di apertura alla democrazia partecipata, inviamo cordiali saluti
Dott. Vittorio Padua
Coordinatore CittadinanzAttiva – zona Sud prov. di Siracusa