Primarie PD: Lettera al Direttore di Nuzzo Monello.
Primarie PD: Lettera al Direttore di Nuzzo Monello.
Caro Biagio, mi hai chiesto per quale gemma di rinnovamento PD voterò per le primarie di domenica 26 Febbraio a Noto: ecco il mio libero pensiero.
Premesso che mi indigno per quelli che legati alla moda d’opinione si rendono sensibili più al voto di genere, cioè al contenitore, invece di legarsi ai nuovi contenuti di dignità politica che si stanno per tracciare, forti, incorruttibili e inviolabili a vessillo simbolico per la nuova classe dirigente del PD ovvero nell’interesse di tutto il Popolo e non di quella parte sempre più avida e sempre più corrotta.
Non posso partecipare a questo confronto e me ne dispiaccio, voterei Stefano Bonaccini per come è strutturato culturalmente e politicamente cioè di come sviscera e affronta ogni problematica alla luce dei pro e dei contro in base all’interpretazione e all’utilizzo delle leggi di volta in volta con riferimenti e sviluppi economici, sociali e politici. Qualità, consapevolezze e conoscenze non da poco e tali che consentano di tirarci fuori dai soliti discorsi enfatici e generalizzanti. Possiede tutte le qualità di Primo Ministro.
Per quanto riguarda Elly Schlein ci vorrà del tempo perché possa maturare politicamente e uscire dalle generalizzazioni politichesi a cui da tempo ci hanno relegato la maggior parte dei politici. Da come parla e si presenta mi sembra il ritorno di Renzi al femminile – speriamo di no!
Una breve e esplicativa sintesi del suo pensiero rivolto agli elettori:
“Domenica 26 febbraio alle Primarie ti chiedo di aiutarci a cambiare il Partito Democratico. Per tornare credibili agli occhi dell’Italia che fa più fatica, bisogna cambiare tutto: volti, metodo, visione. Lotta serrata contro la precarietà e il lavoro povero, contro ogni diseguaglianza e per una vera conversione ecologica, più coraggio sui diritti. La destra è al governo e fa la destra, sta a noi fare una nuova sinistra, che oggi non può che essere ecologista e femminista”.
Questa la traccia delle sue parole: – per tornare credibili agli occhi dell’Italia che fa più fatica – non esprime lo stesso concetto di – ridare dignità all’Italia che fa più fatica. L’uso della parola e del concetto – “per tornare credibili” è rivolto al fare e a beneficio della classe dirigente e non piuttosto al fare e a beneficio dell’Italia che fa più fatica. Il tutto rafforzato dai vaghi concetti di ecologista e femminista.
Ciò che le parole dicono sono frutto del pensiero e dopo forse realtà di fatti. La prima dimensione è la “dignità” poi forse ne potrà scaturire la “credibilità“. Da ciò che si dice si presuppone che al momento giusto, come hanno fatto, in ultimo Renzi, in seguito Letta e chissà dopodomani lei, cambiando le carte in tavola e imbrogliando noi elettori, intesi quale Popolo Italiano. I pensieri e le idee dei politici non potranno mai cambiare il mio senso civile, adesione ai Principi Costituzionali e di rispetto della Persona. Spero sempre di poterlo supportare con il cervello fresco, integro e sano
Ciò detto quale mio libero pensiero, integro queste brevi note – in altre colonne del giornale – confermando, da Dirigente Scolastico, la mia piena e totale solidarietà alla Dott.ssa Annalisa Savino Dirigente dell’Istituto Leonardo da Vinci di Firenze, intimidita e minacciata dal Ministro Valditara.
Nuzzo Monello