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“A margine dell’Infiorata 2023” di Nuzzo Monello

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“A margine dell’Infiorata 2023” di Nuzzo Monello

Nota a margine dell’Infiorata 2023

Tra Natura e Barocco cade ogni …sipario!

di Nuzzo Monello

   Anche da Noto, come tanti aggressori dell’arte, arriva la spiegazione agli indigeni impreparati di cosa sia il teatro e di cosa sia il cinema. Ma valorizzare gli ambiti della peculiare architettura monumentale, urbanistica e territoriale che le contiene, rientra nell’obbligo dettato proprio dall’iscrizione ultraventennale di Noto tra i siti Unesco.

   Via Nicolaci e l’Infiorata che in essa si svolge sono un unico evento culturale Bene dell’Umanità e rappresentano la “sintesi tra natura, monumentalità e urbanizzazione”: sono peraltro la sintesi sensibile dell’opera immateriale e mai “effimera” che fa dei Notinesi e del loro habitat di vita tradizionale un Bene dell’Umanità.

   Coprire l’Infiorata di via Nicolaci, confusamente sorretta da un malinteso effimero teatrale, già da due anni, nel suo scenario monumentale e urbanistico, è un’offesa all’arte, alla sua divulgazione e valorizzazione!

   I temi che in essa si evocano di anno in anno, nulla hanno a che vedere con gli aspetti artistici del dramma o della commedia teatrale o cinematografica al pari di tutte le altre tematiche, né tanto meno autorizzano l’enfasi del chiuso Demiurgo.

Nuzzo Monello – INFIORATA 1987
– Degrado, Simbiosi tra Natura e Barocco

  A me corre l’obbligo di non tacere su questo involgarimento dell’offerta culturale legata al denaro come elemosiniere risolutivo dei mali della città.

   Noto è una città aperta e generosa da sempre, ingegnosa e senza paure, non ha nulla da nascondere neanche quando è in sofferenza economica o, come spesso le è accaduto, per crolli o per interventi non adeguati di risistemazioni varie.

   Ribadisco la mia piena riconoscenza per tutti i Sindaci di Noto che ho avuto l’onore di incontrare a partire da Adamo, Rappazzo e Rizza, al Sindaco Bonfanti e all’attuale  Corrado Figura per il loro impegno costante, non sempre senza errori o omissioni, maggiormente dovuti agli ostacoli che si contrapponevano e si contrappongono alla loro opera di amministratori eletti.

   Noto ama l’esibizione, perché per questo è risorta, e per questo è indilazionabile farla vivere e condividerla, come da indirizzo Unesco con tutta l’Umanità.

Nuzzo Monello

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