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– Inciampi e capacità di resilienza per il “Buon Governo” – di Nuzzo Monello

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– Inciampi e capacità di resilienza per il “Buon Governo” – di Nuzzo Monello

Inciampi e capacità di

resilienza per il “Buon Governo”

di  Nuzzo Monello

Opera Originale: Ceramica in “Omaggio a Giuseppe Bianca”.

   Per nobilitare la “politica” si usa definirla “Arte della Politica” ma, attenzione, le arti non ammettono compromessi di ripiego come al contrario usa farsi in politica. Se poi si vuole veramente cifrare il “bene comune” di certo l’uso indiscriminato di regolamenti e strategie varie non assicurano l’opera a regola d’arte. L’esercizio del potere virtuoso riveste di “saggezza” chi è eletto e pretende linearità nelle decisioni e la consacrazione di “bene operare”. Pertanto, anche in ambito locale, il Consigliere, l’Assessore, le più alte cariche Municipali non possono adottare l’indifferenza per sottrarsi alle responsabilità, né possono legare trame di rivalsa, specie se per colpire da mandanti occulti.

Argilla in lavorazione per l’Omaggio a G. Bianca.

   Anche se molto è già ascritto, non tutto è perduto. Esiste un percorso alternativo, che vale la pena percorrere per conservare il rigore di un valore, di un affetto, del desiderio di porre rimedio alla eventuale mancata attenzione nell’eseguire l’opera di governo o riprendersi dagli inciampi che spesso la vita ci procura.

A voler seguire, I consigli a un giovane principe, Fozio I di Costantinopoli, Patriarca bizantino (Costantinopoli 810 circa – Armenia 6 febbraio 897) ammonì, tenendo conto che anche allora non mancavano personaggi poco affidabili che attorniavano i potenti. Leggiamo: Considera gli adulatori non tanto come potenziali soccorritori quanto come dei danneggiatori. Risultano infatti infidi nei momenti difficili e – aggiunse – il regnante dovrebbe essere mite con chi sbaglia e mescolare l’umanità alla giustizia.

Fozio I Patriarca di Costantinopoli.

In questi anni la Natura è fortemente violata, sia dall’uomo che dal volgere dei c.d. mutamenti climatici.Non sono da meno le città, i governi, la sana quotidianità dei lavoratori, come non lo sono le casse di riscossione e le prestazioni dei servizi. Non sono neanche plausibili gli inquinamenti dei diritti ad una sana vita sociale e l’equilibrio tra le relazioni istituzionali e il malcontento della popolazione. Sono in frantumi troppi “valori” e sembra che soltanto in pochi si rendano conto di camminare scalzi tra i cocci.

Smalti su cotto ceramica in Omaggio a G. Bianca.

Per quel che riguarda il risanamento di episodi di contrasto, nella piena consapevolezza che le parole e i fatti non possono essere contingenti, cioè accidentali e opposti al necessario equilibrato esercizio e uso della politica amministrativa, assume particolare rilevanza poter osservare gli eventi negativi ed evolverli elaborando le insoddisfazioni, proprie delle avversità, in percorsi positivi o di minor danno, avvalendosi delle opportunità esistenziali quale capacità di governare le “emozioni”. La resilienza categoria psicologica, attualmente molto in voga, si contrappone alle azioni arroganti e irriflessive che offuscano la mente procurando maggior danno piuttosto che sanarlo.

Kintsugi: Omaggio a G. Bianca. (Recto)

Nel merito della querelle, mi è gradito ricordare l’omaggio alla Biblioteca Comunale “Giuseppe Bianca” di Avola in occasione della presentazione del mio volume ἀνϑολογία (Antologia – Raccolta di Fiori) presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città Avola il 24 Giugno 2017. L’occasione alla presenza dei docenti G. Sabella, P. Minissale Docenti del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali, della Università di Catania e patrocinata anche dall’Ente Fauna Siciliana, volle attraverso l’omaggio di una mia ceramica Kintsugi ricordare ancora una volta come l’aggressione ai territori sia stata ribaltata culturalmente dalla salvaguardia ambientale attraverso l’istituzione della Oasi Faunistica di Vendicari 1984 e della R.N.O di Cava grande del Cassibile 1990.

Kintsugi: Omaggio a G. Bianca. (Retro)

La tecnica del Kintsugi fu da me utilizzata per riparare con l’oro, come a dire cadere e risollevarsi con maggiore vigore, affrontare le difficoltà con il necessario carattere, non piegarsi agli eventi, ma esserne sempre i protagonisti, non accontentarsi della mediocrità per lo scoramento dell’evento negativo. Questo modo di vedere i percorsi dei propri passi, può riassumere tutte le filosofie che ineriscono all’Uomo sapiente e artificioso (Homo sapiens et faber). Lo stesso valore attribuito al denaro si piega alla qualità affettiva che può legare un “oggetto” al suo “possessore”.

Kintsugi Consegna Scultura Orchidea di Bianca.

Capitò al generale dittatore del Giappone Ashikaga Yoshimasa, nel XV secolo, di rompere accidentalmente la sua tazzina preferita per il cerimoniale del tè. La riparazione fatta effettuare in Cina, cucita con punti metallici come la “Giara” di Luigi Pirandello, non fu di suo gradimento. Non volendo rinunciare al suo oggetto preferito, l’Imperatore chiese agli artigiani giapponesi di provvedere al recupero della tazzina. Gli artigiani condividendo il desiderio dell’imperatore si immedesimarono nel valore che alla tazzina veniva attribuito.

Omaggio alla Città di Noto  – 12 maggio 2022.

La incollarono con della lacca urushi e la ricoprirono di polvere d’oro: era sorta la Tecnica kintsugi “riparare con l’oro”.

Con il kintsugi in dono alla città di Avola: una ceramica raffigurante l’Orchidea di Giuseppe Bianca, un fiore tra un’infinità di fiori, volli rappresentare il degrado verso la Natura, l’Etica e la Morale simbolicamente risanato col nostro Oro Intellettivo, Culturale e Scientifico.

Omaggio alla Città di Avola 24 giugno 2017.

Appare del tutto evidente, per quanto possa essere velato, che la politica che non ascolta e che non dà risposte alle molteplici domande poste dall’opinione pubblica e dall’opposizione, fermenta in alcuni nel suo seno silenzioso e occulto, strategie di potere per fini propri o elettoralistici, velando (senza rumori di fondo) favori persino personali e spinte promozionali di gruppi, associati etc. Il monito maggiore per le ferite aperte rimane l’adozione e l’esercizio del “buon governo” proposta dal patriarca Bizantino Fozio negli anni 800 a.C. piuttosto che l’uso della fraintesa e riduttiva interpretazione del pensiero machiavellico secondo cui “Il fine giustifica i mezzi”.

 Nuzzo Monello

NOTA A MARGINE:

SULL’ARGOMENTO DI CUI SOPRA SI VEDA IL FILMATO

CHE NUZZO MONELLO CI HA CORTESEMENTE INVIATO:

https://www.facebook.com/nuzzomonello/posts/pfbid07Raf1yaV4J5LtqiSBJM6UQW5PVCysRkWN8UuCgcg9n78WDn2jLytZKTDaEsv6Ksvl?from_close_friend=1

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