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“Naturalismo civile” e “Ideale dell’Amicizia” nei saggi di Orazio Di Rosa.

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“Naturalismo civile” e “Ideale dell’Amicizia” nei saggi di Orazio Di Rosa.

Il Naturalismo civile e l’ideale della 

Amicizia nei recenti saggi di Orazio Di Rosa  

di Costantino Guastella  

   Sicuramente sappiamo poco di Orazio Di Rosa e del suo patrimonio unitario interiore, di natura speculativa accumulato nel tempo per cui, ovunque si sia  trovato, al di là di qualsiasi differenza culturale o etnica, con la sua acuta sensibilità è riuscito ad entrare in contatto empatico con gli altri e con le cose. La naturale conseguenza è stata che inconsciamente con l’immaginazione è riuscito ad intuire stati d’animo, bisogni, atmosfere, aspettative che lo hanno reso idealmente partecipe del palpito vitale che anima la travagliata esistenza del tutto.

Il prof. Costantino Guastella, filosofo e cultore d’Arte.

  Orazio Di Rosa, già Ufficiale dell’Esercito Italiano e Dirigente scolastico, ovunque si sia trovato ha operato con diligenza, passione ed impegno. Contemporaneamente si è dedicato alla riflessione filosofica, allo studio dei fenomeni naturali e all’interpretazione delle forme artistiche delle cose.

Nel suo ultimo libro – ” Luoghi – tra Arte e Natura, e… cenni minimi di storia”, Editore Santocono, amichevolmente, ci fa conoscere contestualmente il contenuto delle sue indagini sulla natura umana, sui contesti urbani, artistici e sociali, nonché sulle sue iniziative come Presidente dell’Archeoclub di Noto. L’insieme dei dati sui “Luoghi” analiticamente indagati, raccolti e clonati in forma di prodotti dell’Arte di un Avantar, di un Genio o di un Demone, che conosce tutti noi più di quanto noi crediamo di conoscere noi stessi . Il Nostro narratore, da giovinetto, animato dal desiderio di conoscere il mondo si tuffava tra i fogli dell’atlante per esporarlo al di là del proprio ambiente spinto dal bisogno di ottenere risposte alle sue ” piccole e primitive curiosità” .

   Così è nata e si è sviluppata in Lui quella passione inestinguibile di conoscere sempre più in profondità che lo ha spinto a compiere quel “lungo e appassionante- viaggio zigzagando lungo i sentieri del bello(e del particolare)”. Le  cognizioni, elaborate spontaneamente dal pensiero riflettente di Orazio Di Rosa, sono caratterizzate da un’istanza normativa interiore da cui provengono tutti gli imperativi e tutte le spinte emotivo-affettive del suo Super-Io. L’Amicizia è l’ideale che definisce” il suo percorso di vita, i luoghi visitati e il suo punto di vista sugli irrisolti problemi che gravitano sulla contemporaneità ” . Il tema della Amicizia costituisce l’argomento centrale di tutti i  sui saggi, pubblicazioni che di volta in volta” ha il piacere di offrire in Omaggio agli Amici e alle persone care”.

  Oggi, in tempi di pandemia e di guerra in Ucraina,  il tema dell’ Amicizia fraterna, come da sempre è stato significato con la pubblicazione di suoi saggi, dal Di Rosa coincide con l’dea del Naturalismo civile  auspicato dalla    ” Filosofia dell’interrelazione scientifica” concetto che, nel discorso letterario universale, indica la via maestra difficile da percorrere, ma che è l’unica  che può salvare la pace tra gli esseri umani. L’Ideale della poetica dell’Amicizia è stato perseguito dal Di Rosa  durante la sua vita con grande impegno partecipando anche alle iniziative di varie Associazioni di Noto, tra le quali UNUCI, UNITRE’ e ARCHEOCLUB della quale è stato  Presidente.

 Gli esseri umani sono diversi: ognuno è unico e irripetibile. Pretendere l’uguaglianza assoluta crea tutte le mostruosità ideologiche, le aggressività, i conflitti e le guerre. Imporre l’uguaglianza obbligatoria è disumano, significa avallare la dittatura del politicamente corretto che disprezza le differenze tra  i popoli. Orazio Di Rosa ci propone una logica laica  fondata sulla poetica dell’amicizia, utile per risolvere i tantissimi problemi nella vita pratica, che non contrasta con quella religiosa attuata da san Francesco e ben si connette con quella di Gesù esposta nel Discorso della Montagna.

   La poetica  dell’Amicizia si pone al di là della logica egocentrica, la quale crede di poter risolvere i problemi con l’aggressività, con l’odio e con la guerra. L’Amicizia, i Gemellaggi, i rapporti interrelazionali tra le persone e i diversi pololi,  affratellano, uniscono, sostengono nelle avversità, aprono nuovi orizzonti di speranza in un futuro più ricco di saperi, più solidale e più sereno. Questa logica è quella che essenzialmente viene sostenuta dall’Archeoclub d’Italia con  la proposta della istituzione del principio del gemellaggio tra le diverse istituzioni. Il Di Rosa quale Presidente dell’Archeoclub di Noto in occasione della firma della pergamena che ha sancito l’atto di gemellaggio delle sedi di Noto e Cerreto Sannita tra l’altro  ha detto: ” Un gemellaggio è somma Cultura perchè connotazione di un incontro che diviene fratellanza, scambio di intelligenze, conoscenza di anime, di luoghi, di contesti culturali e storici, mai prima conosciuti che diventano nostri”.

  La logica laica, l’ideale dell’amicizia,  personalmente seguita, espressa a parole, diffusamente presente in tutti i saggi del Di Rosa, è ben diversa dalla logica dell’odio dei guerrafondai. Questi operano seguendo solo i loro personali interessi;  nel passato hanno pontificato dai troni o dai balconi parlando al popolo radunato strumentalmente nelle grandi piazze e ancora oggi purtroppo la diffondono attraverso i social esasperando  le contrapposizioni, esaltando eccessivamente certi personaggi che piacciono o demonizzando offensivamente quelli che si odiano.

   Per fermare il conflitto tra Russia e Ucraina il  linguaggio dell’amiciza utilizzato a livello internazionale pare che stia per produrre effetti concreti di pacificazione capaci di fermare le distuzioni e morti prodotte dalla guerra prima di raggiungere l’intesa finale.  Il giorno 29-3-2022 ad  I s t a m b u l  in Turchia il Presidente Erdogan accogliendo le delegazioni per un nuovo round negoziale, ha detto: “La pace giusta non ha perdenti. E’ arrivato il momento perchè i negoziati tra Russia e Ucraina producano risultati concreti.  Entrambe le parti hanno legittime preoccupazioni”. Inoltre, parlando, ha detto definendo sia Putin sia Zelensky “possibili a m i c i“.

  A noi sembra che la diplomazia politica sinceramente convinta di pacificare gli animi e risolvere le crisi create dai conflitti tenga in gran conto l’uso del linguaggio della A mi c i z i a al posto di quello volgare delle offese personali.

  Noto, 31 Marzo 2022

Costantino Guastella

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