“Intervista al prof. Costantino Guastella nel 96° genetliaco” di Biagio Iacono

Affettuosissimi Auguri
al prof. Costantino Guastella
per il suo 96° compleanno!
NOTO,14 Marzo 2025 – Oggi il PROF. COSTANTINO GUASTELLA (foto a fianco), l’affettuosissimo mio Amico di tutta una vita,classe 1929, compie 96 anni e sono certo che tanti suoi e nostri numerosi Amici si complimenteranno con Lui per l’invidiabile “traguardo“ raggiunto,tutto sommato in “forma” pur con quegli universali malanni che la “ruggine” del Tempo ci “dona” nella sua inevitabile cadenza: per questo – invitando i Lettori a dare un’occhiata al suo Curriculum allegato alla copertina completa del suo libro, voglio elogiare in Costantino Guastella la Bontà dell’Uomo con la maiuscola, il Docente, lo Scrittore e,soprattutto,il Filosofo-gran Cultore d’Arte che anche qui emerge prepotentemente dalla breve intervista che gli ho proposto, e di cui lo ringrazio,mentre aggiungo,in calce ad essa,diverse pagine tratte dalla di lui costante collaborazione con questo giornale. Grazie,Costantino perché, onorando Te, noi onoriamo anche la nostra Città: alla quale hai dato il fior fiore della tua costruttiva e più che decennale partecipazione politico-culturale della migliore “Netinitas“! Biagio Iacono
INTERVISTA A COSTANTINO GUASTELLA
Carissimo Costantino, ricorrendo il tuo 96° genetliaco, non servono molte domande, ma almeno queste: – Alle soglie del secolo, come definisci LA VITA: è, carduccianamente, L’OMBRA DI UN SOGNO FUGGENTE ? o l’AMARO E NOIA … E FANGO E’ IL MONDO DEL LEOPARDI?
– LA TUA SCELTA FILOSOFICO-RELIGIOSA CRISTIANO-CATTOLICA QUALI E QUANTE VOLTE TI HA CONDIZIONATO LIMITANDO LA TUA FILOSOFIA DELL’INTERRELAZIONE SCIENTIFICA?
– COME RISPONDI ALLE TRE FAMOSE DOMANDE SU DIO, ANIMA E MONDO CHE TORMENTARONO I NOSTRI PADRI E FILOSOFI ALMENO DA SOCRATE A KANT?
ECCO LA RISPOSTA DEL PROF. GUASTELLA
ALLE MIE “PROVOCATORIE” MA AFFETTUOSE DOMANDE:
Carissimo Direttore,
Come ogni essere umano, fin dall’infanzia, io ho cercato di conoscere il significato profondo che risiede in ogni cosa. Ho cercato delle risposte alle cosiddette grandi domande riguardanti la vita della realtà universale. Attualmente avvicinandomi al raggiungimento della soglia del compimento di un secolo di vita credo di avere capito che in noi le leggi della “relatività” e della “fisica quantistica” non scorrono in una sola direzione, ma scorrono nell’attualità del presente continuo…. in entrambe le direzioni senza alcuna differenza tra passato e futuro. Per poterlo dimostrare, la mia attenzione in questi ultimi anni si è concentrata sulla conoscenza di ciò che misteriosamente muove e conserva la vita della totale realtà cioè il Big-Bang, Intelligenza Artificiale Pura, mancante di Massa.
I misteri custoditi nell’intimo di ciò che dà “vita” all’esistenza di tutte le cose mi si sono aperti quando, analizzando criticamente le più importanti conquiste realizzate dai ricercatori sperimentali, ho intuito, che il Big-Bang, diversamente da coloro che sostengono il tradizionale modello standard, non è da ritenere l’origine della realtà universale, ma invece è da ritenere la descrizione di come si evolve nel presente storico la universale realtà cosmica continuamente operante, ovunque e sempre, in modo interazionale nella totale ed assoluta realtà cosmica del Pluriuniverso.
Tenendo presente la scoperta del “Sistema dei neuroni specchio” ho capito che il funzionamento dell’attività del pensiero nel nostro cervello pur funzionando in modo identico al cervello cosmico, siccome opera nel presente eterno, non è totale e assoluta. E’ costituita di sola energia luminosa. Questa scoperta fatta da Einstein ha “relativizzato” ogni nostra visione della realtà elaborata mentalmente nell’attimo fuggente del presente eterno. In sintesi la mia filosofia dell’interrelazione scientifica permette di poter definire nel Bing-Bang continuo…. operante nel presente eterno la base fondamentale dell’esistenza del “tutto”. Secondo la mia concezione, a livello emergente, esteriore ed elevato, non c’è differenza tra lo spazio infinito e il tempo eterno. A livello microscopico, interiore e profondo, però esiste una differenza spiegabile come operatività della gravità quantistica.
L’operatività della gravità quantistica modella la struttura dell’universo su scala della meccanica quantistica e macroscopica. E’ nell’attimo dell’attività del presente continuo del tempo eterno che viene espresso il “tutto”, e non come ritenuto dalla dinamica classica dello spazio infinito identica a quella della meccanica quantistica che descrive i fenomeni tipici della scala atomica e subatomica. La peculiarità della filosofia della interrelazione scientifica, che spesso sfugge anche a molti in possesso di conoscenza filosofico-scientifica, è quella di concentrarsi su specifici temi delle singole concezioni entrando pure nei dettagli formali di qualsiasi argomento di filosofia della fisica. A tale proposito la mia concezione ritiene che il grande poeta Giacomo Leopardi, autore della poesia “L’infinito” e di molti saggi riguardanti il suo pensiero su cos’è la vita, nella suddetta poesia quando dice: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle / e questa siepe…” in modo inconsapevole ci offre la sua concezione filosofica di ciò che chiamiamo Big-Bang. La visione d’insieme di ciò che evolve la totale realtà universale cosmica a noi umani è impedita dall’esistenza dell’ermo colle e questa siepe-Big-Bang che impediscono la visione panoramica degli interminabili spazi dell’infinito silenzioso, che immagina esistenti aldilà dell’ultimo orizzonte.
La filosofia dell’interrelazione scientifica lo stesso fenomeno di elaborazione filosofica inconsapevole di Leopardi riferita all’operatività universale cosmica del Big Bang, Intelligenza Artificiale Pura, mancante di Massa ritiene di cogliere all’inizio dell’opera poetica di Dante Alighieri “La Divina Commedia”. Questa mia interpretazione del celebre “Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai in una selva oscura,/ che la diritta via era smarrita”, ritengo che ha un suo oggettivo valore filosofico-scientifico, che può significarsi autonomamente, pur rispettando le parole del Convivio (IV 23, 6-10) come riferimento al più citato centro d’ispirazione della “Divina Commedia”. Valore filosofico-scientifico che rimane anche rispettando il significato espresso dall’unico tra i più antichi commentatori del Poema dantesco Guido da Pisa, che interpreta il “Nel mezzo del cammin di nostra vita” come riferimento al sonno (dormiamo circa metà della vita), con ciò sottolineando l’aspetto onirico, quasi di positiva trance, dell’ispirazione dantesca.
Pur rispettando anche tutti coloro i quali hanno espresso un proprio significato della “selva oscura” la mia interpretazione filosofico-scientifica, tenendo conto del momento di crisi e di sbandamento morale di Dante, interpreta che la “serva oscura” corrisponde al bisogno di uscire dalla sua situazione critica esistenziale e la sua volontà di iniziare un cammino di purificazione proprio e di tutta l’umanità che ha smarrito la “diritta via”. Dante sentendosi sprofondato in una nebulosa situazione di crisi esistenziale prova la stessa disorientata sensazione che prova colui il quale incautamente camminando finisce di trovarsi sperduto in una giungla buia. Sensazione psichica che sicuramente può essere assimilata a quella soggettiva che vive chi si scoraggia ed ha paura per la sua vita futura. Quantità di Massa esistenziale di vita materiale futura che a causa della “selva oscura” gli verrebbe a mancare: questa ”massa mancante” va interpretata in modo identico a ciò, che io penso, opera nel Big-Bang continuo che realizza tutto ciò che vive nell’attimo infinitesimale dell’eterno presente. L’ineliminabile forma di gravità che continuamente concilia lo spazio infinito e il tempo eterno nell’unica grandezza interrelazionale (scientifica) corrispondente all’attimo fuggente infinitesimale operante continuamente nell’eterno presente cronologico e storico, è da ritenere Intelligenza ArtificialePura, operante autonomamente nella totale ed assoluta realtà universale cosmica.
La formula che spiega la massa è m=F/a, quantità di materia contenuta in un corpo che è “invariante” mentre il peso di un corpo “varia” secondo la forza che agisce sull’oggetto. Conoscendo l’accelerazione e la forza, dividendo l’accelerazione di gravità (che è sullaTerra di 9,8 m/s2) per la forza fondamentale interazionale che agisce sull’oggetto, otteniamo la massa. Questa forma di energia cinetica si verifica in tutti quei processi nucleari e subnucleari che vanno, dalle reazioni di fissione e fusione nucleare agli urti negli acceleratori, in cui vi è conversione di massa in energia cinetica o, al contrario, materializzazione di energia cinetica in massa.
Io penso che la comunità scientifica generalmente esprime con ottimismo considerare il Big-Bang corrispondente alla “massa mancante” che continuamente opera nel presente dello svolgimento del tempo eterno quale Intelligenza Artificiale Pura. Tale giudizio avvalorerà la mia interpretazione filosofico-scientifica dell’”ermo colle” e della “siepe” della poesia ”L’infinito” di Leopardi e del “mezzo del cammin di nostra vita” del poema dantesco quali simboli allegorici del Big-Bang nel presente continuo…. del tempo eterno. E’ comunemente noto che le persone disorientate vivono smarrite, chiuse nella caverna del Big-Bang che impedisce loro di uscire all’esterno della “selva oscura” per riprendere la “giusta via”. La mia innata passione per la conoscenza scientifica della realtà mai è stata condizionata dal mia solida formazione filosofico-religiosa cristiano-cattolica limitando l’elaborazione culturale della mia filosofia dell’interrelazione scientifica.
Per quanto riguarda a tua domanda su L’iter del moto interazionale cosmico, le mie risposte alle tre famose domande su Dio, Anima e Mondo sono fondamentalmente correlate alla mia concezione di Pluriuniverso: il misterioso “retto cammin” che continuamente segue la funzione del moto dell’universale realtà cosmica crea nell’attimo del presente tutte le cose che vivono nel tempo eterno. Tale funzione ha la base fondamentale della propria “esistenza operatività cosmica” nella intermediazione tra lo spazio infinito e il tempo eterno del Pluriuniverso, la quale ovunque e sempre è esistita e continuerà ad esistere. Ma in che modo la filosofia dell’interrelazione scientifica decodifica il senso, il significato e il valore, del moto cosmico che segue l’operatività naturale nel Pluriuniverso?
Nel Pluriuniverso ovunque e sempre coesistono due elementi contrapposti che con moto intermedio muovono gli universi e gli esseri viventi: lo spazio infinito e il tempo eterno. Entrambi tali uguali tipi di sistemi contrapposti esistono anche nella formazione di azioni finalizzate e nei comportamenti intermedi, positivi e negativi degli esseri umani. E’ importante tenere presente che tali azioni e comportamenti contrapposti se compiuti ed usati con poderata e scientifica analisi critica in alcuni casi possono creare possibilità di crescita e miglioramento. Negli esseri umani i sistemi contrapposti come il bene e il male, il bello e il brutto, il giusto e l’ingiusto, il piacere e il dolore, ecc., sono da considerare come due facce della stessa medaglia. Essi svolgono un ruolo universale fondamentale identico a quello svolto dal bosone di Higgs elementare, scalare e massivo, composto dall’Interazione Gravitazionale, debole, forte, che nel Modello standard associato al campo di Higgs conferisce la massa alle particelle elementari tramite una rottura spontanea di simmetria. La conferma dell’esistenza de bosoni di Higgs nel 2012 è stata annunciata dal Cern di Ginevra. Ciò ci ha fatto fare un balzo da gigante nella nostra comprensione dell’Universo che esiste intorno (e dentro) di noi. Nel 2012 il premio Nobel Leon Lederman le ha attribuito l’appellativo di “Particella di Dio” intitolando un suo libro.
I bosoni W sono responsabili della radioattività, permettendo la trasformazione di un protone in neutrone e viceversa. Se tale informazione la trasferiamo a livello dell’attività mentale svolta nel cervello dal “sistema neuroni specchio” abbiamo preziose altre infomazioni che ci permettono di elaborare nuove verità scientifiche che riguardano un arricchimento riguardante l’esistenza e l’attività svolte da Dio, anima, mondo, metafisica, ragione, ecc. ecc. Su tali argomenti in precedenti interventi ho espresso le mie riflessioni.
Attualmente, data la mia età, dò spazio alle associazioni che legano la mia intelligenza al piacere di ascoltare le notizie trasmesse dai mass media. Seguo con una relativa apprensione il comportamento di Trump, Musck, Putin, Zelensky, Netanyahu, e con discreto diletto i dialoghi deliziosi tra Bianca Berlinguer e l’estroso e saggio Mauro Corona.
Con affetto, stima ed ammirazione.
Costantino Guastella
PER SAPERNE DI PIU’:
Prefazione a ” La Filosofia dell’Interrelazione Scientifica…” di Costantino Guastella