Noto: presentato “RUGA”, il terzo romanzo di Carlo Truppi.
Noto: presentato “RUGA”, il terzo romanzo di Carlo Truppi.
Carlo Truppi è un architetto-scrittore, già Preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Catania, che ha recentemente pubblicato il suo terzo romanzo, “Ruga”, con le milanesi edizioni SE. Ed è stato Enzo Papa che la sera del giorno 22 settembre 2014, nel cortile dei Gesuiti a Noto (v. foto di Emanuela Volcan), ha presentato al pubblico la figura e l’opera di un Autore emblematico, che mette a nudo la sua anima nel rapporto architetto-scrittore, soffermandosi sul più vero e profondo rapporto fra l’io e gli altri, fra il sogno e la realtà, fra il progetto-pensato ed il costruito-realizzato.
Questo “costruito” diventa metafora dell’impegno che l’architetto-scrittore si pone su quanto nel romanzo traspare dell’idea che Truppi ha dell’Architettura, anche se, come spesso oggi accade, tale impegno è da tempo trascurato se non addirittura cancellato dai ricordi e dalla concreta realtà del paesaggio o di quella socio-urbanistica dei nostri centri storici: quindi, dalla nostra più vera “memoria” fatta di storia e di “luoghi” in cui tuffarsi, leopardianamente, con “…il cuore di una volta” per “ri-trovarsi” finalmente in armonia con sé stessi e con l’universo-mondo circostante grazie, anche e soprattutto, all’amore “ri-trovato”!
Non è facile riassumere l’universo dei sentimenti e delle storie interiori che s’intrecciano in questo romanzo, in cui il protagonista Renzo, dopo un riposo meditativo a Stromboli, analizza psicoanaliticamente con spietata razionalità la propria esistenza mentre – dopo un incidente sulla costa del vulcano – l’immagine d’una donna lo “insegue”, di fatto e nel suo cuore, intravvedendola egli spesso lungo i sentieri incontaminati dell’isola.
E tuttavia, loro due s’incontrano durante un convegno a Santiago de Compostela, dopo a Ribadeo per la “Spiaggia delle Cattedrali”, ancora a Finisterre, al faro, per giungere – finalmente – a Noto: il “Giardino di Pietra” ove scelgono di “ri-costruire” insieme il loro sogno d’amore e di vita!
<< Il romanzo – ha detto Enzo Papa – si presenta refrattario alle etichette merceologiche di una editoria sempre più commerciale in quanto, rifuggendo dai canoni narrativi otto-novecenteschi in cui spesso è imbrigliata la narrativa contemporanea, manifesta invece una tensione centrifuga verso l’altro, verso l’altrove, verso quel “possibile” in fondo ancora poco esplorato. Carlo Truppi ha scritto un romanzo “sui generis”, ricco di aperture sui luoghi dell’anima: luoghi fisici e spirituali, che egli ha chiamato “sipari”.>>
L’ultimo di codesti “luoghi dell’anima” ricercato dal protagonista Renzo e dalla sua compagna Marta, è – dicevamo – proprio Noto dove, nel rispetto dell’identità del luogo, i due decidono di realizzare la loro casa, la loro Cattedrale dell’Amore” che, ovviamente, viene costruita secondo i dettami dell’architetto Truppi, professore di Progettazione Ambientale e cioè armonizzandola alla bellezza degli archetipi del luogo e, soprattutto, pensando che il vero concetto di Architettura non può fare a meno, alla maniera rinascimentale, di altre arti, della Scultura, e della Pittura: le tre Arti figurative che, in fondo, confluiscono meravigliosamente nel segreto dell’architettura tardo-barocca della nostra Urbs Ingeniosa!
La serata si è conclusa con un vivace e interessante dibattito durante il quale il Prof. Carlo Truppi ha avuto modo di chiarire il senso e il significato del costruire oggi. Ma questa nostra telegrafica nota è solo una breve introduzione al pensiero ed all’opera d’un Autore che – alla luce delle problematiche qui solo accennate – necessita ben altre e più meditate riflessioni.
Biagio Iacono