Noto: attività dell’Archeoclub.
“Segni ed eredità della presenza ebraica”: rievocato anche il Terremoto del 1693!
Dalle macerie delle 1693 riemergono le memorie ebraiche. L’evento annuale organizzato dall’Archeoclub di Noto per commemorare il terremoto che distrusse l’intero Val di Noto è stato celebrato il 10 e l’11 gennaio con il tema: “ Segni ed eredità della presenza ebraica”. Sabato 10 nella Sala Gagliardi di Palazzo Trigona si sono avvicendati gli interventi di illustri relatori sulle tracce ebraiche in Sicilia ed a Noto. “Abbiamo colto l’occasione per porre il fuoco dell’attenzione sul tema dell’ebraismo a Noto- dichiara Laura Falesi presidente dell’Archeoclub di Noto- un aspetto poco esplorato su cui vogliamo sapere di più nell’intento di ricostruire l’identità culturale di questo territorio in buona parte sepolta sotto le macerie del Monte Alveria su cui sorgeva l’antica Noto”.
L’assessore alla Cultura Cettina Raudino ha voluto sottolineare l’importanza della consapevolezza da parte della comuntà locale rispetto alle proprie radici. Emozionante è stato l’intervento dell’ostetrica Emma Migliore ideatrice ed organizzatrice del Convegno che ha rivendicato il proprio ruolo maieutico anche nei confronti delle coscienze attraverso questa operazione culturale di memoria ricordando il filosofo Socrate. Fra gli interventi attesi quello del soprintendente di Caltanissetta Lorenzo Guzzardi che ha presentato una rassegna delle evidenze archeologiche relative alla presenza ebraica sul territorio a partire dal IV secolo d.C. ampiamente diffuse in tutto il territorio netino ed a Noto Antica in particolare con la necropoli giudaica del Carciofo. “Il territorio di Noto- ha affermato Guzzardi- presenta la più alta densità di testimonianze ebraiche di tutta la Sicilia”.
E’ stato poi compito di Angela Scandaliato, fra i maggiori esperti della Sicilia giudaica , che ha affrontato con dati archivistici il tema centrale della presenza ebraica in Sicilia ed a Noto. Un intervento sui racconti ebreo- sefarditi a Noto a cura di Giovanni Di Maria ha preceduto l’intervento musicale con le voci e gli strumenti di Elisa Nocita e Laura Vinciguerra con coinvolgenti canti ebraici.
Il momento apicale della manifestazione è stato quello di domenica 11 a Noto Antica, dove grazie allo splendido clima primaverile ed al percorso guidato dai soci dell’Archeoclub una folla di visitatori, guide turistiche ed appassionati locali e non si sono mossi alla scoperta dell’antica mulattiera che dalla contrada Cugno Vasco giunge alla necropoli giudaica recentemente ripulita dai nuovi proprietari. I partecipanti sono stati accompagnati da alcuni soci volontari dell’Archeoclub ( Luca Licitra, Eleonora Listo, Concetta Dugo, Salvo Favaloro) lungo il percorso durante il quale sono stati effettuati degli interventi teatrali che hanno reso ancora più gradevole il percorso. Le performance teatrali di Salvo Tringali e Daniele Schiavone , con interventi musicali di Sebastiano Bell’arte con la sapiente regia di Giovanni Di Maria. “Ancora una volta un’occasione centrata per far rivivere i siti archeologici del territorio, – afferma l’assessore al turismo Francesco terranova – riuscendo a far muovere folle di visitatori in un periodo di bassa stagione, coniugando un momento di memoria per la comunità locale con la scoperta di spazi e notizie ancora inesplorati del territorio per i visitatori. Indice che i beni culturali da costo possono trasformarsi in risorsa trainante per il nostro territorio che sembra destinato a crescere sempre più come destinazione turistica”.
L’appuntamento annuale dell’11 gennaio è per l’Archeoclub di Noto la sveglia annuale per proseguire il percorso di animazione, di ricerca e di valorizzazione delle risorse archeologiche e di quelle umane del territorio.