Noto, sulla via delle Pari Opportunità.
Noto, sulla via delle pari opportunità
La sala Gagliardi ha ospitato il primo appuntamento di “Semaforo Rosa 2015″, la conferenza su “La Repubblica delle donne: le tappe della legislazione italiana sulla via delle Pari Opportunità” con relatrice d’eccezione il deputato nazionale Sofia Amoddio. A curare quest’interessante approfondimento politico-storico-culturale è stata la sezione netina dell’UNUCI ed infatti proprio da Biagio Iacono c’è stato il benvenuto, la presentazione della serata, e di tutti gli altri appuntamenti organizzati dall’Unuci. Subito dopo ha preso la parola il Presidente del Consiglio Comunale Corrado Figura: “Faccio un plauso agli organizzatori di questa iniziativa, nello specifico incentrata sul ruolo e la presenza della donna in politica. Oggi la legislazione facilita l’inserimento nelle Istituzioni grazie alla doppia preferenza, con cui ci confronteremo anche noi nelle Amministrative 2016. Ma già negli altri Comuni si è visto un sensibile aumento all’interno delle Aule Consiliari e nei ruoli di Sindaco ed Assessori. Chiudo con un auspicio, che ci sia sempre un maggior coinvolgimento delle donne”.
Saluti e commento anche da parte dell’Assessore alle Pari Opportunità Cettina Raudino: “Sono molto contenta della presenza stasera dell’Onorevole Sofia Amoddio e la ringrazio per aver deciso di mettere la sua competenza a nostra disposizione. Sono grata anche alla sezione netina dell’Unuci che ha voluto, con questo momento, far parte del contenitore Semaforo Rosa. Un cantiere fatto di uomini e donne per avere entrambi gli sguardi al servizio del miglioramento della nostra Società; è un’occasione per le donne che hanno forte la propria identità, ma in egual misura un’opportunità per far venire fuori le cosiddette donne invisibili. Nessuna festa della donna con autoreferenzialità e autocelebrazione, ma solo un punto di vista costruito insieme, da cui partire”. È stato poi il momento della relazione dell’Onorevole Amoddio che ha fatto un excursus storico molto dettagliato, nella sua sintesi, delle più importanti tappe legislative che hanno significato radicali cambiamenti della Società, quando addirittura non li hanno anticipati. “Ringrazio subito l’Unuci per l’invito e la sensibilità di voler dedicare una serata a questo tema, dove sono tantissime le riflessioni che possiamo fare”. In effetti dopo aver snocciolato una serie di leggi, dalla Costituente in poi, dove erano presenti anche 21 donne, sono state tante le domande rivolte alla relatrice che ben volentieri ha chiarito tantissime questioni, di tipo prettamente femminile ma non soltanto. “La nostra legislatura, la 17^, si contraddistingue per il maggior numero di donne presenti in Parlamento ma questo è il frutto di un cammino partito nel 1945 quando per la prima volta si concesse il diritto al voto alle donne”. Tra le tappe citate la legge del 1950 che vietò il licenziamento nel primo anno di maternità, il 1963 con il divieto di licenziare la donna qualora contraesse matrimonio, gli anni settanta con una produzione ampissima di legge su temi vari, come il divorzio. Per giungere agli anni 2000 con l’ingresso delle donne nelle Forze Armate.
Emanuela Volcan