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Noto: le motivazioni del Premio Marcello La Greca “Grifone d’argento 2015” a Enzo Maiorca.

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Noto: le motivazioni del Premio Marcello La Greca “Grifone d’argento 2015” a Enzo Maiorca.

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Noto: le motivazioni del Premio Marcello La Greca “Grifone d’argento 2015” a Enzo Maiorca

di Paolo Pantano

    La Segreteria Regionale dell’Ente Fauna Siciliana mi ha assegnato il compito di presentare le motivazioni del Premio Marcello La Greca “Grifone d’argento” a Enzo Maiorca e sono onorato da questa indicazione.

Enzo Maiorca è un grande sportivo, grande apneista e uomo dei records cioè dei primati assoluti, ma è un uomo che nutre una grande passione per l’ambiente marino ed  un tenace ed efficace difensore  del patrimonio naturalistico e non solo del mare. La sua straordinaria attività sportiva ha avuto sempre un riscontro scientifico. Le tappe più significative sono queste:

–         nel settembre 1960 raggiunse i 45 metri di profondità in assetto variabile. Nel 1961 vi fu un ufficiale medico della Marina Militare francese che dichiarò che l’essere umano non avrebbe potuto spingersi oltre i 50 metri per  la forte pressione dell’acqua sovrastante. Nel 1965 raggiunse, in assetto variabile, 54 metri, nel 1967 raggiunse 64 metri, nel 1969 72 metri, nel 1972 78 metri, nel 1974 87 metri.   Nel 1976 raggiunse i 60 metri di profondità in assetto costante. Nel 1978 partecipò assieme alle figlie Patrizia e Rossana ad una spedizione scientifica nel Triangolo delle Bermuda. Nella spedizione vi erano Ambrogio Fogar (il famoso navigatore, esploratore, scrittore) ed esperti dell’Università di Milano. L’intento era lo studio delle anomalie dei campi magnetici nella zona dove si sono inabissate molte navi e dove sono spariti aerei. Nel 1988 raggiunge i 101 metri in assetto variabile. Nel 1990 sempre assieme alle figlie Rossana e Patrizia, anch’esse detentrici di records, in collaborazione col CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) partecipò a degli esperimenti presso il Centro di Fisiologia e Patologia dell’immersione dell’Università di Buffalo negli Stati Uniti per lo studio, nella prima camera iperbarica al mondo bagnata con l’acqua del mare,  del comportamento e delle risposte in condizioni estreme.

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La sua attività di promulgatore di conoscenze ed esperienze di tecniche  sportive e scientifiche è corredata da importanti pubblicazioni come al “A capofitto nel Turchino”, “Scuola di apnea”, “Sotto il segno di Tanit”, “Il Mare con la M maiuscola”. Ha realizzato audiovisivi a scopo educativo e divulgativo come “Lezioni di mare” dove spiega perché dobbiamo rispettare la natura ed è un testimonial dell’Area Marina Protetta del Plemmirio vicino Siracusa. Il suo impegno civile è stato costellato anche da decine di articoli pubblicati e fotografie ed è stato anche istituzionale: come Senatore della Repubblica, infatti, è stato autore di molte interrogazioni ed interpellanze sulle spadare, sui danni e pericoli per la salute che derivano dall’inquinamento, sull’erosione della costa, sull’illegale scarico in mare di materiali bellici e chimici e sull’uso degli animali per fini sperimentali.

Lo consideriamo oltre che un formidabile sub anche un vero militante ecologista a tutto tondo, non solo per la tutela e salvaguardia del mare, ma anche del territorio e  degli ecosistemi. A prova di ciò posso testimoniare il suo impegno per l’Asparano, un ambiente d’interesse naturalistico tra Arenella ed Ognina dove alcuni anni fa una multinazionale del farmaco voleva realizzare un impianto industriale di produzione. Enzo Maiorca, che è stato informatore scientifico farmaceutico, era il suo lavoro, si oppose perché tale impianto poteva comportare inquinamento della zona e del mare vicino. L’impianto non fu realizzato in contrada Asparano, ma la vicenda ebbe un seguito proprio nel territorio di Noto, perché si tentò di realizzarlo in contrada Eloro-Pizzuta, una zona d’interesse archeologico e turistico. Fu costituito un comitato e furono organizzati vari interventi, comizi, articoli nei giornali ed iniziative varie. In quel periodo un attivista del comitato, l’ing. Libero D’Agata dimostrò che si trattava di attività industriale di produzione e non di sperimentazione o ricerca. Per alterne vicende l’attività di produzione industriale non iniziò.

Più recentemente con Enzo Maiorca ed altri attivisti ecologisti fu costituito il Comitato SOS a Siracusa composto da più di 40 associazioni ambientaliste e culturali provinciali, poiché alcune imprese volevano realizzare nel Porto Grande di Siracusa, un’isola artificiale, per farvi un megacentro commerciale ed inoltre, presso le Mura Dionigiane, la  realizzazione di villette ed un mega-resort antistante la, tanto amata dai siracusani, spiaggetta della Pillirina (presso l’ Area Marina Protetta del Plemmirio). In quell’occasione in un convegno, alla presenza di amministratori e deputati, Enzo Maiorca fece un appassionato intervento per la difesa del territorio facendo ricordare a tutti come Siracusa e la memoria di città greca fosse stata stravolta e vi fosse il pericolo di abbrutirla ancora. Ricordava a tutti come si vedeva la città dal Porto quando si rientrava dal mare, come  fosse cambiata, in peggio, la linea del cielo (gli urbanisti la chiamano sky line)  della città con tanti fuori-scala, sylos e  palazzi così alti  per cui non si poteva vedere Castello Eurialo, il castello che controllava il Porto Grande dalle invasioni. I progetti sono stati ridimensionati e forse qualcuno di essi non si farà, ma l’impegno continua per la realizzazione di una riserva nella Penisola della Maddalena per creare un’area di protezione da terra per il Plemmirio.

Un altro momento dell’impegno di Enzo Maiorca a favore di un modello energetico ed un equilibrio sostenibile nasce dalla questione delle trivellazioni per la ricerca e prospezione di combustibili fossili (che, ricordiamo, sono i maggiori responsabili dell’effetto serra, dei conseguenti cambiamenti climatici e delle migrazioni di milioni di profughi ambientali in tutto il mondo). Voi sapete che nel 2007 per difendere un modello economico fondato sul turismo e l’agricoltura di qualità, riuscimmo a bloccare le autorizzazioni che la Regione siciliana aveva concesso ad una potente multinazionale di trivellare il territorio di Noto, Patrimonio  dell’Umanità. Oggi il pericolo si presenta ancora e sopratutto nel Canale di Sicilia in una zona dove vi sono le nurseries (le zone di  riproduzione di tutte le specie ittiche del Mediterraneo). Il metodo che vogliono adottare è l’air gun (letteralmente cannone ad aria). Per sondare i fondali marini per la ricerca di combustibili fossili, vengono adoperate  potenti esplosioni marine ogni 10 secondi, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. La cosiddetta soglia critica per evitare danni all’udito umano è di 90 decibel, le esplosioni sono 8 volte più rumorose di un jet, possono superare anche i 260 decibel.  In altre parti del mondo dove sono adottate hanno distrutto fino al 70% delle specie ittiche.  In un partecipatissimo convegno organizzato a Noto dalle associazioni, su questo problema, Enzo Maiorca con un vibratissimo intervento a favore della tutela del mare, ci galvanizzò tutti. In atto 10 regioni italiane hanno deliberato la richiesta di referendum NO TRIV ed anche qui l’impegno continua. Ecco perché consideriamo Enzo Maiorca oltre che un grande campione di sport ed un recordman, un testimonial efficace ed appassionato ed un ecologista militante (nel senso che non perde mai l’occasione per divulgare  amore e passione per la salute del mare, del territorio e di tutti gli esseri viventi e senzienti).

Recentemente, come Ente Fauna Siciliana, abbiamo organizzato a Vendicari un Congresso Internazionale sulla Biodiversità del Mediterraneo con la presenza di autorevolissimi scienziati europei e da cui sono scaturiti importanti contributi scientifici e metodi efficaci per la difesa degli ecosistemi marini. Uno di questi è la realizzazione del sistema delle aree marine protette e ci auguriamo, pertanto, che Enzo Maiorca diventi un testimonial dell’iniziativa che sta a cuore all’Ente Fauna Siciliana e su cui siamo da tempo impegnati e cioè la realizzazione dell’Area Marina Protetta di Vendicari.

Tutta la comunità deve essere grata ad Enzo Maiorca per tutto quello che ha fatto, per le emozioni sportive che ci ha regalato e per l’impegno profuso per la difesa degli ambienti naturali.

Paolo Pantano

Componete della Segreteria Regionale dell’Ente Fauna Siciliana

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