Noto, il Sindaco Bonfanti: “Perché mi ricandido…”
Il Sindaco Bonfanti: “Mi ricandido per dare continuità ad un Progetto che altrimenti verrebbe interrotto”
E l’annuncio: “Il 12 maggio il Presidente della Repubblica Mattarella in visita a Noto”
NOTO, 28 febbraio, 2016 – Sala dell’ex Convitto Ragusa gremita questa mattina in occasione dell’incontro con tutti gli stati generali del Partito Democratico che sostengono la ricandidatura a sindaco di Noto di Corrado Bonfanti. “Prosegue l’impegno del Pd per la città che vorremmo – Lavoro, efficienza, solidarietà, legalità con Corrado Bonfanti sindaco” è stato lo slogan scelto per un incontro moderato dal segretario cittadino del Pd Emanuele Della Luna e proseguito con gli interventi dei deputati nazionali Sofia Amoddio e Pippo Zappulla, dell’Assessore regionale Bruno Marziano (<<Bonfanti rappresenta l’usato sicuro>>, ha sottolineato l’assessore alla Pubblica istruzione), del segretario provinciale del Pd Alessio Lo Giudice, del segretario dei Giovani democratici Iacopo Baldacchino e concluso dal segretario regionale del Pd Fausto Raciti.
In mezzo, però, a catalizzare l’attenzione dei numerosi presenti è stato l’intervento del sindaco Corrado Bonfanti, visibilmente commosso quando, in apertura, ha ricordato il compianto Corrado Bianca: <<In questi cinque anni di amministrazione – ha detto – non posso non ricordare la persona che più mi ha aperto il cuore verso il partito democratico. Quando nella vita si incontrano persone per bene si rimane segnati, quando gli sforzi sono dedicati tutti per l’amore della città, queste cose ti toccano come uomo e come amministratore perché ti danno quella sicurezza di avere vicino persone che non ti inducono all’errore e ti assistono nella maniera corretta di fare politica. Non ho mai chiesto al Pd di anticipare ogni sorta di decisione nei miei confronti. Quando il Pd lo ha fatto, è stata una iniziativa spontanea, oggi questa decisione di essermi vicino, mi dà la consapevolezza di aver lavorato bene>>.
Dai saluti e i ringraziamenti, si è poi passati all’idea da parte del primo cittadino, di come voler amministrare in futuro: <<Il motto che vorrei lanciare oggi non è solo “Siamo a metà dell’opera”, ma anche con senso di responsabilità e umiltà “Dobbiamo commettere meno errori”. Amministrare una città complessa come Noto e in un periodo storico impegnativo e con tante problematiche legate al mondo del lavoro e a delle certezze che sono venute meno soprattutto nei confronti dei nostri figli, non è cosa facile. E chi amministra quotidianamente qualche errore lo commette. E’ umano commettere errori. Noi dobbiamo essere una coalizione che nella continuità di un progetto che è in corsa, deve essere brava a consolidare le proprie idee e farlo commettendo meno errori. Ho subìto delle critiche in questi cinque anni e ne ho fatto tesoro, ho valutato quelle reali e non quelle strumentali, per cercare di capire quali fossero utili e quindi di giovamento per migliorare la nostra idea di governo e quindi migliorare il nostro programma. Questa nascita di movimenti e di competitor è un momento importante della nostra città, per un sano confronto>>. Una scelta mirata quella di voler proseguire il mandato. Perché il sindaco Bonfanti ha poi spiegato che tali scelte non derivano solo da convincimenti personali ma riconoscimenti che arrivano dall’esterno e che danno la consapevolezza di aver operato bene: <<Basti ricordare la fiducia ricevuta nel rappresentare tanti Comuni quale riferimento del Distretto del Sud-Est, per quell’idea di sviluppo del territorio che è stata condivisa da tanti sindaci di questo meraviglioso lembo di Sicilia. Significa che si è creduto nella persona e nel buon amministratore>>.
Quindi ecco il grande annuncio: <<Il 12 maggio questa città sarà visitata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Vorrà dire qualcosa se il presidente della Repubblica ha accettato di venire a visitare Noto: non ci può che rendere orgogliosi, è un coronamento di un processo virtuoso che può e deve essere migliorato, un processo che ha sicuramente bisogno di nuova linfa ma che è importante ed è certificato e riconosciuto persino dal Presidente della Repubblica in persona>>.
E infine, ecco le conclusioni del sindaco Bonfanti: <<Ho ricevuto in questi anni tante persone, calendarizzando sistematicamente incontri con i miei cittadini e molte persone presenti hanno avuto la possibilità di parlare con me su temi di interesse familiare e che riguardano la città. Ditemi se qualcuno di voi durante questi colloqui è stato influenzato da discorsi politici. Questo per dirvi che non c’è mai stato un discorso di tornaconto o appartenenza politica, ma solo venire incontro alle esigenze della gente e del territorio. Sfido l’associazionismo attivo di questa città e colori i quali rappresentano qualsiasi tipo di movimento, chiunque abbia chiesto qualcosa, se si sia sentito dire no dal sindaco. Quindi perché si parla tanto oggi di democrazia partecipata? Di cosa stiamo parlando, se il sindaco ha sempre aperto le porte a tutti? Nessuno ha mai avuto la porta chiusa, tutti svolgeranno sempre attività sociale in questa città. Ditemi se questa non è partecipazione attiva. In una trasmissione locale fui accusato da un mio competitor della cattiva gestione del Teatro Comunale: il precedente direttore teatrale Corrado Russo non aveva messo a disposizione il teatro per alcuno, si facevano solo gli spettacoli in cartellone e basta. Da quando lo abbiamo rimosso e scelto un non netino come Sebastiano Lo Monaco il teatro è aperto a tutti: scuole, associazioni teatrali, cittadini comuni, compagnie amatoriali, perché il teatro è il luogo di cultura per eccellenza della nostra città. Anche questa è democrazia partecipata. Chiudo spiegandovi perché mi ricandido – ha chiosato il sindaco Corrado Bonfanti -.
Desidero che il lavoro che è stato fatto venga completato, perché l’idea di sviluppo intrapresa si consolidi, perché questa comunità ha bisogno di persone per bene che seguono e valorizzano il progetto di sviluppo culturale di questa città, che sappiano continuare a intrecciare relazioni, che diano prospettive al territorio, e perché devo seguire una serie di progetti che ho avviato. Non è tanto il tagliare il nastro, ma portare a termine ciò che è stato avviato: ovvero un milione e 800 mila euro per il Museo Civico, il completamento del Museo di Arte contemporanea al Palazzo Astuto, l’avvio dei lavori contro erosione costiera per circa 12 milioni di euro, completare l’opera dell’housing sociale per una spesa di 9 milioni di euro, i 700mila euro a fondo perduto stanziati per la riqualificazione del Liceo Scientifico dell’Immacolata, un milione e 200mila euro per la riqualificazione dell’ex latteria di via Fazello in centro polifunzionale, un milione e 400mila euro per il rifacimento delle strade del Piano alto. Cioè l’aver investito circa 30 milioni di euro di fondi pubblici per questa città. Noi sappiamo come fare, lo abbiamo fatto, lo vogliamo continuare a fare, la nostra è una macchina di altissima velocità, abbiamo un pilota che ha commesso errori ma ha dimostrato di saperla guidare e fino a quando la bandiera a scacchi non sancirà il termine del percorso, andremo avanti. Qualsiasi altra soluzione per la città, interromperà questo corso perché verranno interrotti equilibri che si sono stabiliti in questi anni. Tutto ciò che non va nella direzione di Bonfanti sindaco rappresenterà una interruzione di un percorso che questo territorio non si può permettere>