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Noto: presentazione del romanzo “Tommaso…” di A. Fortuna.

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Noto: presentazione del romanzo “Tommaso…” di A. Fortuna.

A NOTO,  LUNEDI’ 25 Luglio 2016, Cortile CONVITTO RAGUSA, ore 19:

 Presentazione del romanzo

“Tommaso. Educazione sentimentale di un giovane” di Angelo Fortuna

Il romanzo “Tommaso, educazione sentimentale di un giovane” di Angelo Fortuna,Noto: presentazione del romanzo “Tommaso…” di A. Fortuna.  prolifico scrittore, poeta e saggista, (Armando Siciliano Editore, Messina, 2016, pp. 345), è ambientato nel sud-est siciliano (Avola, Noto, Catania, Palazzolo Acreide, Vendicari, Marzamemi, Portopalo ecc.). In forma realistica, potenziata dalla perfetta convergenza tra vero e verosimile in una avvolgente atmosfera di romanticismo perenne, l’Autore descrive l’educazione sentimentale e umana di Tommaso dall’adolescenza alle soglie della laurea. Il romanzo contiene una dedica significativa: “Ai ragazzi che vissero i disagi del dopoguerra e, assetati di conoscenza, cullarono sentimenti di pace, amore e bellezza”. Viene così proposta al lettore una chiave di lettura che serve da guida ad innumerevoli avventure, sempre appassionanti, in cui si fondono la sete di conoscenza e l’amore per la natura mediterranea, per la bellezza artistica, per la figura femminile, interpretata principalmente da tre diverse ragazze, e per la dignità dell’essere umano. Fa da sfondo al romanzo l’inquietudine esistenziale e il richiamo dell’infinito. Cattivanti risultano le descrizioni delle bellezze monumentali, artistiche e naturali del sud-est, in primo luogo di Noto.

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Ecco alcune brevi estrapolazioni: 

“Tommaso non aveva ancora lasciato l’adolescenza e già la nostalgia di irripetibili sensazioni – così pensava – lo accostava all’angoscia esistenziale […]. Tornò a scrutare l’orizzonte marino, perfettamente rettilineo. Improvvisamente la scena mutò e nella tranquilla distesa del mare di Avola vide riapparire le centinaia di navi delle truppe alleate anglo-americane che invasero l’isola il 10 luglio del ’43. I visi stravolti delle donne siciliane, i balbettii dei fanciulli in preda al panico, il pallore dei volti, l’angoscioso parapiglia generalizzato della popolazione che abbandonava le abitazioni alla ricerca di un rifugio – una grotta, un costone roccioso – sulle balze degli Iblei e gli stenti vissuti nell’immediato dopoguerra gli trasmisero brividi di freddo” 

***

Superato il portale di S. Chiara, all’apparire della loggia di Palazzo Ducezio, si soffermò ad ammirarne l’immateriale levità. Volendo comunicare a Tommaso la sua emozione, Chantal fu costretta a volgersi verso di lui. Fu allora che le apparve in tutta la sua magnificenza la Cattedrale con la sua immensa scalinata mozzafiato e le torri campanarie che svettavano verso il cielo azzurro. Un prolungato oh! rese manifesto il suo incontenibile stupore. Affascinata da tanta bellezza, si arrestò ai piedi della scalinata della Cattedrale rifiutandosi di andare avanti: “Mi basterebbe piantare una tenda qui, all’interno del loggiato o direttamente sul marciapiede di Palazzo Ducezio, per trascorrere l’eternità nella contemplazione di questi capolavori. Al tuo fianco naturalmente”.

***

“Era tempo di lasciare Vendicari prima che il buio calasse sui pantani: –   Doveva assomigliare a questo paradiso della natura il giardino dell’Eden – affermò con convinzione Chantal che, rivolta all’innamorato, aggiunse – Quale meraviglia stare qui al tuo fianco! Sono certa che Adamo ed Eva dovevano avere i nostri volti stupefatti quando furono introdotti nel paradiso terrestre.

–   Eppure – disse Tommaso, umanamente felice quanto lei – manca qualcosa di importante, anzi estremamente importante. –   Che cosa? –   La possibilità di rendere eterni questi momenti. –   L’eternità; sì, mio dolce amico […].  Forse oltremare…”.

                                                                       La scrittura è di impatto immediato, di rara scorrevolezza espressiva, godibile, poetica.

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