“Tommaso…”: un inno alla Vita ed all’Amore universale!
“Tommaso. Educazione sentimentale di un giovane” di Angelo Fortuna
Il 25 Luglio scorso, a Noto, è stato presentato il romanzo“Tommaso. Educazione sentimentale di un giovane” di Angelo Fortuna, di cui i Lettori possono rileggere in scorrendo qui in fondo, cercando in Archivio oppure cliccando sul seguente link: http://www.valdinotomagazine.it/sito/?p=5545 per aprirlo direttamente.
Il romanzo è ambientato nel sud-est siciliano (Avola, Noto, Catania, Palazzolo Acreide, Vendicari, Marzamemi, Portopalo ecc.). In forma realistica, potenziata dalla perfetta convergenza tra vero e verosimile in una avvolgente atmosfera di romanticismo perenne, l’Autore descrive l’educazione sentimentale e umana di Tommaso dall’adolescenza alle soglie della laurea. Il romanzo contiene una dedica significativa: “Ai ragazzi che vissero i disagi del dopoguerra e, assetati di conoscenza, cullarono sentimenti di pace, amore e bellezza”. Viene così proposta al lettore una chiave di lettura che serve da guida ad innumerevoli avventure, sempre appassionanti, in cui si fondono la sete di conoscenza e l’amore per la natura mediterranea, per la bellezza artistica, per la figura femminile, interpretata principalmente da tre diverse ragazze, e per la dignità dell’essere umano. Fa da sfondo al romanzo l’inquietudine esistenziale e il richiamo dell’infinito. Cattivanti risultano le descrizioni delle bellezze monumentali, artistiche e naturali del sud-est, in primo luogo di Noto.
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GRAZIA MARIA SCHIRINA’ recensisce
“Tommaso. Educazione sentimentale di un giovane” di Angelo Fortuna
Un inno alla Vita, all’Amore umano e all’Amore universale!
Prolifico scrittore, saggista, biografo di illustri personaggi, Angelo Fortuna, con “Tommaso, educazione sentimentale di un giovane”, esordisce come romanziere, avendo però già all’attivo varie pubblicazioni di racconti anche di ampie dimensioni. Di recente, ha sopperito alla mancanza di un testo poetico con la bellissima raccolta “L’odore del tempo”.
Con Tommaso, l’autore propone l’attraversamento e la conoscenza di un’epoca (anni 50 e 60 del Novecento), i cui echi di atteggiamenti e modi di essere sono a noi prossimi e congeniali. Quest’opera narrativa consente di immedesimarsi nelle peripezie del personaggio che le dà il titolo e di rivivere con lui le emozioni che sono state il fulcro della nostra esistenza. Seguiamo pertanto, passo passo, con le sue incertezze e titubanze, le esperienze di Tommaso alle prese con la scoperta di sé e dell’altro. Le vicende che lo vedono coinvolto sono straordinarie pur nel quotidiano svolgersi delle attività, che sono quelle di uno studente nell’arco temporale dal ginnasio alla laurea e dai primi innamoramenti alla consapevolezza dell’amore che riempie l’essere. Il tenero sentimento sboccia nel cuore di un ragazzo che, per fortuita coincidenza, si trova a vivere un’esperienza che lo farà maturare alla vita sentimentale e all’amore. Un innamoramento cieco, un’infatuazione, nel senso che il giovane si lascia sconvolgere dalle fattezze di Giulia, nel testo definita maliarda, sì che il suo sentire ha spesso la consistenza dei sogni e dei castelli in aria.
È significativo che Tommaso si trovi a vivere eventi che lo fortificano dal punto di vista affettivo; egli percorre nel contempo un cammino amicale e vive la sua vita di adolescente divenendo addirittura oggetto di invidia di chi vorrebbe essere al suo posto, in qualità di cavaliere della ragazza, da cui lo separa una differenza di età notevole. Imberbe quattordicenne lui e diciottenne lei, già promessa sposa, suo malgrado, a un magistrato catanese.
Non mancano i momenti di abbandono, anche se la prospettiva e la visuale dei due è sempre diversa, pur restando nell’ambito della fraternità amorevole.Di carattere ben diverso è la seconda donna della serie, Anna Maria, conosciuta per caso, che lo stuzzica e si compiace di lui, salvo poi a non condividerne né le scelte né l’impostazione di vita. In modo diverso, ma ugualmente serio e affettuoso, il rapporto con lei si concluderà con l’affermazione di un’amicizia fondata sulla stima e sul rispetto reciproco.
Sarà l’ultima donna, Chantal, a fargli intraprendere un nuovo itinerario d’amore, nel quale i sentimenti provati per le altre due si fondono in un unico sentimento d’amore totale.
Figure femminili profondamente diverse: Giulia, Anna Maria e Chantal, le donne che accompagnano Tommaso in un crescendo di emozioni e che gli assicurano infine un grado di crescita umana personalissima e di grande apertura mentale.
La narrazione descrittiva presenta flashback che ci portano a riflettere sulla vita di ieri e di oggi. Tommaso è il romanzo della giovinezza ma anche dei problemi esistenziali che portano al misticismo e alla scoperta dell’Amore divino attraverso la conoscenza di Teresa, suora di clausura, e le riflessioni di Giulia che, dopo il matrimonio con il magistrato che comporta il suo trasferimento a Bologna, aderisce piano piano al Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich.
Ben calibrate e distribuite con sapienza si trovano qua e là nel testo varie tradizioni popolari: assistiamo così alle abitudini festaiole carnascialesche, ai riti pasquali, alla raccolta delle mandorle, alle consuetudini del lunedì di Santa Venera ad Avola, ma anche alla festa di S. Corrado a Noto e ad analoga solennità a Palazzolo, dove si accompagnerà alla bella Anna Maria, per non parlare di tanti altri eventi, che ci fanno riscoprire una mentalità ormai lontana da noi.
In questo romanzo l’autore riesce a equilibrare perfettamente l’amore per le sue città, quella natale e quella d’adozione. Avola e Noto campeggiano con le loro bellezze naturali e paesaggistiche, nonché architettoniche, specie Noto, che lasciano abbagliato il visitatore. Vengono altresì considerati alcuni territori limitrofi: da Palazzolo e Baulì, sede di un illuminante campeggio, a Catania, a Siracusa, a Marzamemi, all’isola di Portopalo, dove si conclude il romanzo con Tommaso e Chantal presi per mano, lo sguardo rivolto al mare e al cielo sconfinanti nell’infinito. Troviamo anche la rivisitazione della storia locale con la reviviscenza della spiritualità popolare avolese. La bellezza del romanzo di Angelo Fortuna sta nell’alternarsi dei toni ora morbidi ora lirici, ora realistici e di presa di coscienza con l’elevarsi del sentimento amoroso e l’immancabile dubbio.
Lo stile, fluido e innovativo, passa dal discorso diretto al racconto in terza persona con l’alternanza di dialogo e descrizione. L’autore, la cui spiritualità aleggia in ogni pagina, si compiace delle vedute panoramiche: spesso si tratta di paesaggi bucolici e paesaggi marini che infondono nell’animo senso di eternità e pace. Tanti i personaggi, ben incastonati tra loro a reggere le sorti della matassa che si dipana attorno al protagonista indiscusso che è Tommaso. Emerge con lui la generazione dei giovani degli anni 50 e 60, pieni di speranza anche quando un velo sottile d’ironia compare nel loro agire. Su tutto domina il senso di pulizia e bellezza, nel quale l’empatia diventa amore cosmico.
Un testo coraggioso, forte, che fa riflettere e documenta una realtà che per certi versi ci manca. Tommaso appartiene appunto alla letteratura-documento, in quanto ci riporta ai giovani di Avola dei suddetti anni in un’atmosfera in cui crescere significava scommettersi e capire il senso della vita.
Si tratta di un romanzo d’amore, un inno alla vita, che fa parte di un progetto più alto della singolarità dell’essere, in quanto unita alla vita dell’universo intero e all’amore universale.
Grazia Maria Schirinà
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“Tommaso, educazione sentimentale di un giovane”
di Angelo Fortuna, Armando Siciliano Editore, Messina, 2016, pp. 345, € 25,00