Noto: nel bassorilievo il danno c’era, ma…!
Risposta alle note di Vincenzo Belfiore
sulla mia segnalazione d’un danno temuto al Bassorilievo.
Caro Vincenzo Belfiore,
rispondo con leggero ritardo, essendo stato due giorni fuori studio, alle tue giustissime osservazioni sul mio lapsus Tito-Orazio Angelini, di cui mi sono accorto poco dopo e che solo ora ho provveduto a correggere, e sul fatto che – controllando il pezzo di Angelo Fortuna in questo giornale sulla cittadinanza onoraria al Borbone il 16 Aprile 2014 in: http://www.valdinotomagazine.it/sito/?p=2917 -effettivamente, come dici e spieghi, il bassorilievo era già nelle condizioni di cui mi sono meravigliato, pur essendo già stato da me pubblicato in quella data con foto dimostrante quella frattura.
Al di là del tono molto dubitativo della mia segnalazione, resta, tuttavia, IL FATTO CHE QUEL BASSORILIEVO LO SI POTREBBE RESTAURARE E CHE COMUNQUE NON PUO’ RESTARE all’ingresso della Sala degli Specchi esposto all’eventuale balìa di qualche distratto turista o peggio, anche alla luce dell’altro fatto più evidente che NON MI PARE CI SIA DAVANTI PALAZZO DUCEZIO O NEI PARAGGI PERSONALE PREPOSTO A COSTANTEMENTE VIGILARE AL SUO INGRESSO: non vorrei che, come per tante volte in passato – dal Convitto Ragusa sulla Rivista NETUM o per la Cattedrale su LA GAZZETTA DI NOTO – io dovessi ritornassi ad essere, in vecchiaia, ancora l’eterna Cassandra PER RIPETERE CHE…L’AVEVO DETTO!!
Ti ringrazio per l’attenzione, sperando che il mio consiglio per un altro migliore collocamento del bassorilievo venga accolto dal Sindaco e da Chi di dovere.
Cordialmente.
Noto, 21 febbraio 2017 Biagio Iacono