Nuzzo Monello, Artista e Studioso di “…multiforme ingegno”.
NUZZO MONELLO, ARTISTA E STUDIOSO DI “…MULTIFORME INGEGNO”
di Biagio Iacono
“Nulla posso se non sono nella considerazione di Essere”:così mi dice nel salutarci, ricordandomi il motto della sua vita,l’amico prof. Nuzzo Monello,dopo avermi in breve accennato a questa ponderosa ”Antologia”dall’evidente taglio naturalistico ed archeologico: un’ulteriore e non improvvisa prova della sua poliedrica attività d’Artista e Studioso, mentre lascio dantescamente ad Altri la possibilità di riflettere“con miglior voci”sul valore scientifico ed artistico-letterario che prepotentemente emerge da queste pagine al solo sfogliarle.
Nato ad Avola il 6 Giugno 1946, dopo una vita trascorsa nel mondo scolastico da docente e dirigente di Scuola Media Statale, Nuzzo Monello ha vissuto a Noto fino a quando, collocato in pensione, non si è felicemente “rifugiato” nella sua villa sul colle Sant’Elia, negli Iblei della sua Avola, che lui definisce come “Luoghi della fantasia nella perenne ricerca della Bellezza, sola fonte e destinazione dell’Essere, attuatrice del rispetto della persona e d’ogni altra manifestazione.”: inutile ogni mio tentativo d’una “analisi logica” nelle sue espressioni perché solo dopo le “sento”, ma senza immediatamente capirle“quanto e come” siano esse intrise del filosofico “eroico furore”stile Giordano Bruno, arse come sono artisticamente ed emotivamente dall’ansia tutta personalissima d’una radice tardo-neoclassica, propria di quella infinita ascesa verso l’Essere che per lui è l’unica fonte perenne nella ricerca della Bellezza!
Solo così, in questa – diciamo -neoclassica ma nuova “chiave interpretativa”, mi è possibile un pur limitato approccio al mondo interiore d’un Artista poliedrico e d’un Uomo, direi omericamente, dal “multiforme ingegno”come Nuzzo Monello, se è vero che non è facile definire i limiti od i confini del suo impegno culturale,come altrettanto difficili sono stati gli esiti più che sorprendenti, a volte stupefacenti,della sua incessante e quotidiana militanza nella ricerca estetica del Bello kantianamente inteso come “Ciò che piace universalmente senza concetto”, cioè scevro a priori da qualsiasi interesse che offuschi il nostro giudizio artistico.
Pertanto, prima d’inoltrarci in questa “Antologia”, sulla cui scienza naturalistica ed archeologica nulla saprei dire, bisogna però da parte nostra ripercorrere almeno le tappe del suo lungo cammino nei tre aspetti o “facce” delle sue instancabili attività artistico-culturali in cui, di volta in volta, le di lui eccellenti e non comuni capacità d’estro creativo ce lo hanno mostrato sia come fotografo, sia come pittore e sia infine come scultore ceramista: in questa sede, quindi, ci limiteremo ad un pur nutrito ma essenziale cenno bio-bibliografico per orientarci nel suo straordinario curriculum.
Coniugato con la netina prof. Corrada Spataro dalla quale ha avutodue figli -Venerando(1975) e Paolo(1977) –Nuzzo Monello inizia la sua attività negli Anni ’60 del Novecento firmando col nome d’arte Venerando le sue prime pitture, abiti, foulard, tende e realizza un proprio Atelier stilistico con creazioni d’abiti unisex, camicie, cravatte, sciarpe e scarpe. Nel 1970 espone a Roma in Piazza di Spagna ed a Piazza Navona. Nel 1971 inizia la sua attività di docente nelle scuole medie italiane, mentre il suo interesse si muove ed amplia verso la Fotografia e verso la valorizzazione del Barocco di Noto con la“Prima mostra fotografica sui Monumenti di Noto”che vede in prima filai suoi Alunni della Scuola Media Statale “G. Aurispa” di Noto(1971/72).
Nel 1973 Monello espone al Museo Civico di Avola la sua prima“Mostra Personale di Gigantografie”interamente da lui realizzate in proprio, mentre aderisce al Programma Ecologico Siciliano ed a quello di Valorizzazione dei Beni Culturali. Fu amico fraterno di Bruno Ragonese, con il quale, in uno con l’Ente Zoo della Fauna Siciliana divenuta poi Ente Fauna Siciliana, avviò negli anni ’70 studi sull’ambiente: Monte Alveria, Cava Grande del Cassibile ed in particolare per la salvaguardia dei ‘Tomboli’ di Vendicari che hanno poi favorito l’istituzione dell’Oasi di Vendicari e dell’Area protetta di Cava Grande di Avola. Il frutto di quegli studi si trova in elaborati presso l’Università degli Studi di Messina e Catania; senza dire che, nel secondo anniversario della morte di Bruno Ragonese il Nostro è stato chiamato a ricordarne la figura e l’opera nella sua dimensione umana e sociale.
Durante la leva obbligatoria,nel 1972,Nuzzo Monello partecipa ad una Mostra Collettiva di Artisti contemporanei a Savona e nel 1976 concorre all’estemporanea “Avola – Città del Mandorlo”.Nel 1977 è presente nella 1ª Mostra Mercato di pittura e grafica di Artisti contemporanei nell’ambito dell’Estate Avolese e, grazie all’esperienza acquisita, s’impone come organizzatore di Mostre collettive e personalidi pittura; sempre in questo periodo realizza, per diffonderle gratuitamente, cartoline e calendari mostrando particolare interesse per i quartieri popolari dell’Agliastrello e dei Mannarazzi netini mentre si “pre-occupa” di valorizzare l’Artigianato locale. Nel 1982 è nominato Maestro Infioratore e Direttore Artistico dell’Infiorata di Via Corrado Nicolaci a Noto e, dal 1983 al 1989, col totale sostegno delle diverse Amministrazioni netine, ha diffuso nel mondo il Valore e la datazione della 3ª domenica di Maggio a favore della stessa manifestazione.
Nel 1990 Nuzzo Monello pubblica “L’educazione all’immagine, contributo all’orientamento” frutto d’una indagine scolastica nel 1985, mentre cura il libro di Mario Rossitto “Nunn’èrinuddu a Terra” per le Edizioni “Il Carretto” di Noto; nel 1991 è l’autore degli “Appunti sul territorio montano di Noto”, un Album fotografico in cui emergono ancor più e meglio le sue qualità d’ottimo fotografo e valente pittore.Bisogna dire che in quel periodo si afferma pure come Saggista pedagogo con pubblicazioni a livello nazionale, come attesta la sua presenza nei Tesaurus europei.
Fra le molteplici attività, Nuzzo Monello annovera il comando conferitogli dal MIUR presso l’Osservatorio provinciale per la Dispersione Scolastica di Siracusa mentre, dal 1996 al 1998, è stato aggiornatore dei docenti sulle moderne Tecnologie Didattiche e Informatiche. A lui, inoltre, si deve la realizzazione della biblioteca scolastica presso la Scuola Media “A. Manzoni” di Priolo, e qualche anno dopo ha avuto l’incarico di Direttore artistico del ‘Palio del Grano’ (2002-2004) a Rosolini, ove è stato l’ideatore ed il realizzatore del Premio “Carato del grano”, come altrettanto dicasi per il Museo Pitrè presso l’Istituto “F. D’Amico” della stessa città, promuovendo anche i primi percorsi per la valorizzazione dei Siti rupestri e degli Ipogei nel territorio rosolinese.
Nel 2009 il Nostro ha pubblicato“the book of Noto”, un’agevole guida turistica, mentre bisogna ricordare che dal1995 aveva già assunto incarichi di Presidenza nelle Scuole Medie Statali, ove è statoDirigente sino al 2011, anno in cui è collocato in pensione.
Da allora la sua è stata una gara contro il tempo per dar vita all’interiore tempesta creativa che gli ha fatto conseguire nuove vette impensabili nell’arte della Ceramica, come ho più volte scritto e, dal 2013, si dedica a questa Arte nel suo Laboratorio Lutum Chtonia Hybla: sul cui impianto estetico-filosofico invito i Lettori a sfogliare le tante pagine da me pubblicate suwww.valdinotomagazine.it2.
Null’altro, infine, da ricordare di questo Artista e Studioso, se non ribadire e riassociare l’immagine di Nuzzo Monello all’omerico-dantesca straordinaria figura dell’Uom di multiforme ingegno che, non è detto, come un novello Ulisse dei nostri giorni – dopo quella di Fotografo, Pittore e Ceramista -con questa voluminosa Antologia scientifico-archeologica, sgorgata dalle di lui ataviche radici in Sant’Elia degli Iblei,che non si sia spinto molto al di là delle usuali sue colonne d’Ercole oltre le quali mai avrebbe dato “ali” al “folle volo”di questo meraviglioso volume se, pervenuto ad una tale ”maturità di scienza e coscienza”, egli non ci abbia voluto finalmente mostrare e dimostrare un’altra “dimensione” o “faccia” del suo più profondo Essere: la quarta, cioè quella dello Scienziato che s’avventura senza tema in un mare così “aperto”, come quello naturalistico-archeologico, ben certo che nessun naufragio lo potrà mai sommergere!
Ma, di questo mio beneaugurante auspicio, lascio ai Lettori – che su queste pagine vorranno riflettere – ogni ulteriore giudizio, convinto come sono che Nuzzo Monello, dei famosi versi “Fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza” ne ha fatto sempre tesoro per sé e, nelle sue opere, anche per noi: e di questo, pertanto, gliene siamo grati di tutto cuore.
Noto-Zisola, 25 Gennaio 2017 Biagio Iacono
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(1) Ha collaborato con i seguenti quotidiani e periodici con propri articoli, note o interviste:Madre, Brescia – Notizie Viaggio, Brescia – Forma & Espressione, Firenze – Il Lavoro, Genova -Didattica oggi, Milano – Annuario U.I.R., Milano – Rinnovarsi, Roma -L’informatore Scolastico, Roma – Ricerche Didattiche, Roma -IRFED – Il Laboratorio, Roma – Thesaurus”, Roma – Il Giornale di Sicilia, Palermo – La Sicilia, Catania – La Gazzetta del Sud, Messina – Il Giornale del Sud, Siracusa – Giornale del Sud, Siracusa – L’Aretuseo, Siracusa – Il Diario, Siracusa – Diario-doc, Siracusa – Rivista Netum, Noto – La Gazzetta di Noto, Noto – La Vita Diocesana, Noto -Grifone, Noto – Notolibera, Noto – La Città, Noto – Corriere Elorino, Rosolini –αrché, Rosolini – Il coccodrillo, Avola- Diario elAragueño, Maracay – IN-NazzjonTaghna, Malta.
Quotidiani online: Noto,13 settembre 2014 “La Bellezza è Essere”:http://www.valdinotomagazine.it/sito/?p=3503
Noto 2 marzo 2016 Un Progetto Di Nuzzo Monello: Noto – “Fiorisce Il Giardino Di Pietra”
http://www.valdinotomagazine.it/sito/?p=5174
Noto 8 maggio 2016 – ValdiNotoMagazine Noto: “Ladri di…idee!” – “Fiorisce il Giardino di Pietra” http://www.valdinotomagazine.it/sito/?p=5395
Noto 18 maggio 2016 “Ladri di … idee” – L’artista Nuzzo Monello insorge dopo la delibera approvata dalla Giunta “Ho proposto io il Progetto”
Video – Interviste:
Noto CUBETV 2012 Video intervista al “Maestro Infioratore” Nuzzo Monello direttore artistico e veterano dell’Infiorata di Via Nicolaci Noto – https://www.youtube.com/watch?v=S7W1q_Nn5xo
Noto 29 agosto 2014 Nuzzo Monello a ”Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” –
https://www.youtube.com/watch?v=jJWkxpl6fHo
Sant’Elia 30 agosto 2014, Asso.ne Culturale citta di Avola.it – Registrazione video della nascita di un’opera scultorea litoalchemica in argilla “Colori nelle ombre” – https://www.youtube.com/watch?v=Z6960wFfV2s
Noto13 settembre 2014 “Tutto in 10 minuti” – Video intervista “Ospite Nuzzo Monello” –
https://www.youtube.com/watch?v=UKw7nxwb8lg
Noto 25 novembre 2014 Noto “Tutto in 10 minuti” – Video intervista “Nuzzo Monello” Parte 1ª – Il suo concetto di Arte.
https://www.youtube.com/watch?v=17IhGy8b1ho
Noto 26 novembre 2014 Noto “Tutto in 10 minuti” – Video intervista “Nuzzo Monello” Parte 2ª – Il suo concetto di Arte –
https://www.youtube.com/watch?v=7qY7s-q33ec
Noto 27 novembre 2014 UNUCI Noto – Conferenza e dibattito su “Pensiero, L’Anima, L’Immagine” dell’opera scultorea di Nuzzo Monello.
Avola 9 maggio 2016 Canale8 News – L’EDICOLA – Nuzzo Monello Artista-Scultore: Iniziative sul territorio per la promozione della Cultura. http://www.canale8news.it/edicola-del-9-maggio-2016/
Noto 17 maggio 2016 Noto “Tutto in 10 minuti” Video intervista Ladri di … Idee – “Nuzzo Monello” autore del progetto “Fiorisce il Giardino di Pietra”.
https://www.facebook.com/tuttosunoto/videos/vb.273282789409977/1219342201470693/?type=3&theater
Sant’Elia Avola 2 Luglio 2016 – valdinotomagazine.it – Settantesimo di Nuzzo Monello – Video di Tutto su Noto – “Alla ricerca della Bellezza”:
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Si inizia alla cultura fotografica sin dal 1963 trasferendo gli esperiti valori pittorici nel bianco e nero.
Nelle sue opere esiste ed è costante uno dei primi tentativi d’artista di recupero culturale della tradizione locale.
“E’ un artista che si dedica principalmente, alla fotografia e alla pittura.
A me piace, affettuosamente, definirlo con un termine francese “maudit”, “maledetto”.
Effettivamente lui è un personaggio in rivolta, Albert Comus l’avrebbe definito “l’Hommerévolté”, l’uomo che si ribella, che lotta per far emergere il senso in un mondo dominato dal non senso.
L’artista in rivolta, approdato ai temi della speranza e della solidarietà umana, quali possibili soluzioni del dramma dell’assurdo.
Solo nei momenti di ribellione è possibile capire l’arte fotografica e la pittura di Nuzzo Monello.
Maudit, per questa sua aria che ci ricorda gli anni ’30 della Parigi degli esistenzialisti.
Maudit, per il suo modo aggressivo di polemizzare, ma in fondo la sua polemica risparmia sempre il suo interlocutore o l’oggetto stesso della polemica.
Ipersensibile, lotta contro una società che ha accettato la dura, ferrea logica dei consumi e per questo si immiserisce.
Scemano i valori dell’uomo: i personaggi delle sue opere sono dei vinti non hanno nome, i malavoglia avevano un nome, i suoi non hanno nome, sono dei vinti eppure non perdono la loro dignità, pure nel momento della prostrazione, del dolore, del profondo scoramento, ecco il “fatto” esperito nella sua opera.
Uomini vinti sì, ma pieni di dignità e il suo messaggio di ottimismo”.
Dipinge i colori della Sicilia; una Sicilia mai mitica, mai contemplativa: ma una terra dove coesistono modi diversi di vita e di cultura.
Corrado Caddemi
Tra luce e coloriIntervista a Nuzzo Monello
Pittore, creatore di moda, fotografo (svolge attività professionali di insegnante, ed è impegnato politicamente e sindacalmente), indubbiamente queste caratteristiche ne fanno un personaggio. Tali caratteristiche non sono state elencate a caso, ma sono frutto di una evoluzione incessante iniziata nel sessanta e che continua fino ad oggi. (…) Nel suo “labirinto umano” c’è posto per qualsiasi esperienza (lui stesso si definisce “non arrivato” in un “arrivabile”). Artista che sa ciò che vuole, Monello non è arrivato per caso alla pittura e alla fotografia nè, tanto meno, per evidenziare la sua erudizione.
Alla base c’è, invece, la costante ricerca di una “sua” funzione-vitale-meditata. Per questo Nuzzo Monello è un “personaggio”, non di quelli inventati, costruiti o peggio ancora falsificati. E siamo in molti a crederlo.
Vincenzo Rosana
RIVISTA NETUM – Dicembre 1981
Monello – il fotografo della Sicilia che scompare –
(…) In compenso, se non può fotografare i fondali marini, fotografa i colori stupendi dei fiori, quelli che, a primavera, inondano i nostri campi. Margherite, papaveri, campanelli. L’altra Sicilia – bucolica – che sembra incontaminata. E sullo sfondo dei campi di grano, le casette rurali di un tempo di qualche secolo addietro, dove tutto è rimasto come allora. Una Sicilia mai mitica, mai contemplativa; ma una terra dove coesistono modi diversi di vita e di cultura, e sulla quale, a tratti, pesa la mala ombra dell’emarginazione, del rifiuto e dell’indifferenza. Ma è proprio questa Sicilia – in parte scomparsa in tempi recenti – che trova testimonianza nelle fotografia di Monello.
Corrado Caddemi
GIORNALE DEL SUD – 20 gennaio 1982
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Appunti sul territorio Montano di Noto
Album fotografico – 1990 –
“… Il mito per i netini era soprattutto modo di vivere”.
Da questa affermazione di Nuzzo Monello voglio trarre spunto per questa breve nota, giacché mi pare che essa colga bene i termini di una realtà socio-ambientale dai risvolti seri…
Sebastiano Burgaretta
Di Nuzzo Monello – su questo giornale – ci siamo già interessati verso la metà del Settembre 2013, quando davamo l’annuncio di questa sua nuova inclinazione o scelta artistica. E che lui fosse un Artista nei più svariati campi – dalla pittura alla fotografia, dalla direzione artistica dell’Infiorata di Noto e del Palio del Grano di Rosolini, dalle molteplici esperienze didattico-educative agli articoli ed interventi sulle riviste e giornali, ecc. ecc. – era ed è per noi un fatto risaputo, senza bisogno del suo Curriculum. Ma quello che nessuno avrebbe mai sospettato, specie in chi scrive, consiste nella sua scelta di “esordire” quale ceramista, partendo dalla cruda argilla, proprio da quando è andato in pensione come Dirigente Scolastico di Scuola Media Statale. Segno che “qualcosa” o “qualcuno” – dalla di lui interiorità – lo spinge ad operare in tal senso, quale estrinsecazione insopprimibile d’una forza misteriosa che solo l’Artista “sente”, plasmando – nel nostro caso – l’inerte e cruda argilla per “creare” e far “vivere” cose, persone, animali, mitologie e tutto ciò che “a priori”, nel momento in cui all’inizio egli “tocca” la nuda materia, neppure progetta né “sa” od immagina d’essere in procinto di cosa realizzare.
Biagio Iacono