Noto: due pagine del Seicento netino sulla Chiesa di Madonna Marina…
DUE PAGINE DEL SEICENTO NETINO SULLA CHIESA DI
MADONNA MARINA, PUBBLICATE IN FACE-BOOK DALL’ARCH. PIETRO GIANNONE.
NOTO, 25 Aprile 2018 – Qualche mese addietro, su Face-book l’arch. Pietro Giannone pubblicava le foto di due paginette in latino del primo Seicento, riguardanti l’Eremo e la Chiesa di Madonna Marina di Noto, invitando qualcuno a tradurle per meglio comprenderne l’eventuale importanza od irrilevanza.
Letto per caso quell’appello, visto che non frequento abitualmente quel sito, mi sono attivato con Giuseppina Calvo, Responsabile del nostro Archivio di Stato, invitandola alla trascrizione con una sua pur sommaria traduzione di quei testi ed a fornirci anche alcune di lei prime indicazioni.
Come previsto, ne è risultato un ottimo lavoro, degno di essere conosciuto mentre qui a me è rimasto il solo compito dell’impaginazione, aggiungendo foto e pagina tratta da un mio articolo sullo stesso argomento dalla mia Rivista Netum del lontano febbraio 1976. Con l’occasione, mentre invito i Lettori ad intervenire in proposito per la pubblicazione di eventuali commenti solo tramite l’email direttore@valdinotomagazine.it, ringrazio l’arch. Pietro Giannone, fondatore e custode infaticabile del suo Museo delle Carte: per cui, purtroppo, egli ancor oggi vaga nella non vana speranza che l’attuale Amministrazione Comunale lo possa aiutare a riottenere una nuova sede degna ed adeguata alla sua straordinaria creatura! Biagio Iacono
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LE DUE PAGINE DEL SEICENTO NETINO SULLA
CHIESA DI MADONNA MARINA, QUI TRASCRITTE, TRADOTTE E COMMENTATE.
di Giuseppina Calvo
<< Este sciendum qualiter in actis quondam Notaio Francisci IoanniTomasio netini, existentibus in Conservatoria generali notariorum defunctorum huius urbis Neti , quorum Ego Notarius infrascriptus sum conservator sub die decimo mensis Augusti II Indictionis 1604 (extat) Testamentum nuncupativum Gregorii Grienti civis netini in quo testamento inter alia capitula in eo existentia, ultra Capitulum institutionis universalis existit alium Capitulum tenoris seguentis videlicet:
“ Idem dictus testator legavit et legat Ecclesie Sancte Marie della Marina sitem et positem in territorio huius civitatis Neti, nominate di la Zisola prope locum et vineam Notari Orlandi de Gazzara, et prope locum filiorum quondam Vincentii de Minnitis, ad presens possessum per Ioseph de Martino, et alios confines, locum cum vinea et domo, et arboribus ipsius testatoris situm et positum subtus menia huius Civitatis Neti, in contrata Sancte Venere et di Marco, secus clausuram qui fuit quondam Francisci de Lentini, ad presens posessam per Ecclesiam Sancti Michaelis Arcangeli huius Civitatis, et secus molendinum Monasteri Sancte Marie de Angelis et alios confines, infrontespitio viridari Francisci de Musso via mediante ad (effetura) de fructibus, et loerio, seu gabella dicti loci celebrationis unius missam quolibet die sabbato in perpetuum celebrande in dicta Ecclesie Sancte Marie della Marina, per sacerdotem seu sacerdotes, benevisos rectoribus dicte Ecclesie Sancti Petri Apostoli huius civitatis Neti, quem sacerdotem mutare et variari, possint ad libitum eorum voluntatis toties quoties (opus erit) et dictis Rectoribus placebit, pro ut observatur in celebrazione missarum legatarum per Baronem Spaccafurni, ut semper et indeficienter dicte misse celebrandorum pro illa elemosina que pro tempore fuerit necessarie, et si aliquid supereria de dicta gabella sia dicte Ecclesie Sancti Petri Apostoli huius civitatis pro beneficio pie dicte Ecclesie, et dictos Rectores dicte Ecclesie Sancti Petri Apostoli curam habere debeant locandi dictum locum personis habilibus ad solvendum et manutenendum dictum locum , et esigendam dictam gabellam eamque depositandi penes Thesaurarium dicte Ecclesie ad effectum satisfaciendi elemosinam illi Sacerdoti, qui celebrabit dictam missam in dicta Ecclesia Sancte Marie della Marina in quolibet die sabbati cuiuslibet hebdommadem in perpetuum de Beata Virgine Maria pro salute anime ipsius Testatoris et remisione peccatorum, et tam vicini dicte Ecclesie Sancte Marie della Marina, quam quilibet de populo possit petere exequtionem presentis Capituli, et petere visionem computorum et satisfactionem dicte elemosine missarum predictarum, ut si dicte misse celebrentur et petere implementum, et executionem omnium premissorum, et ne dictus locus occultaretur et ne cadat a memoria hominum, dicti Rectores de locatione dicti loci, fieri facere debeant semper quontractus publicos cum espressa mentione, qui dictus locus fuit locatus per dictum testatorem pro celebratione dicte misse, in die quolibet sabbato in perpetuum celebrande in dicte Ecclesie Sancte Marie della Marina, cum expressa mentione confinium dicti loci et presentis testamenti, quia sic voluit fieri, et non aliter, nec alio modo,cum onere solvendi tarenos duos, et granos decem, quolibet anno iuris census perpetui Conventus Sancti Dominici huius urbis.” >>
Il documento in esame riporta una specifica disposizione testamentaria che fa riferimento alla Chiesa di Santa Maria della Marina tratta dal testamento noncupativo (cioè da un testamento orale, fatto di fronte a testimoni con una dichiarazione solenne) di tal Gregorio Grienti risalente al 1604. Il documento non è datato, ma è comunque successivo al 1629, poiché a quella data il notaio Francesco Giantommaso, ai cui atti si trova il succitato testamento, in base ai registri dello stesso notaio conservati all’Archivio di Stato di Noto, finisce di rogare. Il redattore del documento (forse il Conservatore dei registri dei notai defunti per soddisfare qualche espressa richiesta?) esordisce infatti dicendo:
<< …. E’ noto che agli atti del fu notaio Francesco Giantommaso di Noto che si conservano nella Conservatoria generale dei notai defunti di questa città di Noto sub die dieci del mese di agosto II Indizione 1604 si trova il testamento nuncupativo di Gregorio Grienti, cittadino netino, nel quale, fra le altre disposizioni, vi è un capitolo del tenore seguente: il testatore assegna e lascia alla Chiesa di Santa Maria della Marina sita nel territorio di questa città di Noto nominata della Zisola, un luogo di sua proprietà con vigna, casa e alberi, vicino ai terreni del notaio Orlando Gazzara, dei figli del fu Vincenzo Minniti ed altri confini.
Il terreno è sito sotto le mura della città in contrada “Santa Venera e di Marco” accanto alla chiusa del fu Francesco Lentini, ora possessa dalla Chiesa di San Michele Arcangelo e accanto al mulino del Monastero di Santa Maria degli Angeli e altri confini, di fronte al giardino di Francesco Musso, e via in mezzo. Il testatore vuole che i proventi dell’affitto seu gabella di detto luogo debbano servire per celebrare pro salute della sua anima e per la remissione dei suoi peccati, una messa nella Chiesa di Santa Maria della Marina, ogni sabato in perpetuo, da uno o più sacerdoti benvisti dai Rettori della chiesa di San Pietro apostolo di Noto, i quali avranno cura di locare il terreno a persone abili nel pagare e mantenere detto luogo… Eventuali superiori somme rimangono a beneficio dei Rettori e Chiesa di San Pietro Apostolo. Per evitare che si perda memoria di quanto stabilito detti Rettori nella stipula del contratto di locazione dovranno fare espressa menzione che il luogo fu locato per detto testatore per celebrazione di messe così come stabilito, ogni sabato in perpetuo nella detta Chiesa di Santa Maria della Marina con l’onere di pagare tarì due e grana dieci ogni anno per diritti di censo perpetuo al Convento di San Domenico di questa città.>>
Dalla ricerca presso l’Archivio di Stato di Noto,
il testamento integrale di Gregorio de Grienti risulta conservato agli atti
del Notaio Francesco Giantommaso , Vol. 6694, da cui riporto qui di seguito un breve
Regesto di detto testamento:
<< Noto, 10 agosto 1604 – Il testatore nel suo testamento nuncupativo fra le varie disposizioni ordina che il suo cadavere sia seppellito nella Ven. Chiesa del S.S. Crocifisso nella sepoltura da lui costruita davanti l’altare della Beata Maria Vergine dell’Assunzione, secondo le condizioni e patti contenuti in un atto di donazione stipulato circa 28 anni prima. Alla Chiesa del SS. Crocifisso lascia per elemosine e celebrazione di messe due sue case, di cui una solerata con cisterna, latrina e parte di portico, site in contrada della Chiesa di Sant’Andrea. Item lascia alla Chiesa di S. Pietro Apostolo altra casa nuovamente costruita con orto e due “antris” sita in contrada “di li trappiti della via curta”. Item lascia alla Chiesa di Santa Maria della Marina, sita nel territorio di Noto , nominato della Zisola, un luogo con vigna case e alberi, vicina a quello del Notaio Orlando Gazzara e dei figli del fu Vincenzo Minniti, sito “subtus menia huius civitatis Neti” in contrada santa Vennera, i cui proventi provenienti dalla gabella serviranno per celebrare messe per l’anima del testatore ogni sabato in perpetuo, nella Chiesa di Santa Maria della Marina.>>
Ai Lettori ogni altro commento od indicazione.
Noto, 25 Aprile 2018 – Giuseppina Calvo